Il Brescia rallenta la corsa: frizioni interne con Cellino

Il momento di magra di risultati preoccupa la presidenza, ci sarebbe qualche questione da risolvere col tecnico Clotet

Nelle primissime uscite di campionato, il Brescia è riuscito a tenere testa ad ogni avversaria si sia parata davanti con la voglia di portare il risultato a casa al netto di qualche sbavatura di troppo soprattutto in fase di non possesso.

Brescia ©LaPresse

Alla lunga il peso di queste sbavature si è però fatto sentire, tanto che ad oggi risulta avere la peggiore difesa tra le prime tredici classificate con 12 reti subite. Una statistica inaccettabile per una realtà che punta al salto di categoria, oggi posizionata quarta.

Quel che ha maggiormente preoccupato, però, sono state le ultime due partite giocate. Lo scorso 1 ottobre gli uomini di Clotet hanno rimediato una pesantissima sconfitta fuori casa in favore del Bari con un passivo di 6 reti: la metà di quelle complessivamente incassate. A seguire c’è poi stato il pareggio con un modestissimo Cittadella, piazzato alla quindicesima posizione, in occasione del quale è stato il centrocampo a mostrare le maggiori lacune. Il tecnico, dunque, inizia ad avere qualche preoccupazione di troppo e chiama i suoi alla svolta.

Prime tensioni fra Clotet e Cellino, ora testa al Cagliari

Pep Clotet ©LaPresse

Intanto, i colleghi de ‘Il Giornale di Brescia’ parlano già di “involuzione, sia dentro che fuori dal campo”. Il momento di magra colpisce dunque anche la stabilità emotiva di squadra, staff tecnico e dirigenza: con Cellino ci sarebbe stata qualche tensione e adesso sorge il divieto assoluto di rompere definitivamente gli assetti. Contro il Cagliari la prova del nove.