Il doppio esonero scatena il caso: protesta UFFICIALE

Il duro mestiere dell’allenatore prevede anche i fantasmi dell’esonero. Stavolta, però, c’è chi si fa sentire, chiedendo rispetto

I campionati entrano in una fase piuttosto calda ed è già tempo di bilanci, per forza di cose. Anche e soprattutto per quanto riguarda gli allenatori. E infatti, sono arrivati i primi esoneri: ribaltoni in panchina che magari serviranno a dare una svolta alla stagione o magari no.

Il doppio esonero scatena il caso: protesta UFFICIALE
Pallone Serie B ©Getty Images

Ma che, in ogni caso, e questo è chiaro, dovrebbero avvenire nel modo più etico e corretto possibile. Nell’ultimo periodo, abbiamo dato notizia degli esoneri di Fabrizio Castori e Massimo Rastelli, che erano rispettivamente sulle panchine di Salernitana e Pordenone. In seguito alle decisioni delle due società, però, ora monta una protesta.

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Il comunicato dell’AIA dopo gli esoneri di Castori e Rastelli

rastelli pordenone
Massimo Rastelli ©Getty Images

L’AIA si fa sentire attraverso un vero e proprio comunicato, stabilendo i termini degli esoneri e le loro modalità. Di seguito quanto si legge: “L’Associazione Italiana Allenatori di Calcio riconosce che l’esonero è un accadimento che fa parte della vita di un allenatore e costituisce una facoltà di sospensione della prestazione lavorativa del dipendente rimessa alla libera ed insindacabile discrezione della Società. Anche per tale motivo deve essere, tuttavia, esercitata nel rispetto reciproco”.

Poi l’invettiva continua con toni più duri: “L’esonero non deve mai decadere in un’ingiustificata lesione della dignità del lavoratore sportivo con esternazioni pubbliche che svalutano l’operato di coloro che in precedenza erano stati selezionati proprio per la bravura. Ci troviamo d’innanzi alla violazione delle basilari norme che regolano la condotta contrattuale oltre che quella sportiva”. La conclusione è netta: “Il nostro movimento, i nostri allenatori non lo meritano”.