Caos Chievo, la Figc conferma il ‘no’ all’iscrizione | Coni ultima spiaggia

Il Chievo rischia l’esclusione dal campionato di Serie B. Il Consiglio Federale ha bocciato il ricorso presentato dal club gialloblu nei giorni scorsi.

Chievo bentegodi
Chievo, Bentegodi ©Getty Images

Dopo giorni di attesa, è arrivata la doccia gelata per il Chievo. Il Consiglio Federale della Figc infatti ha comunicato di aver respinto i ricorsi presentati dai club esclusi da Serie B e Serie C. L’iscrizione al campionato cadetto del club clivense è stata respinta per questioni legate ad alcune rateizzazioni fiscali. L’organismo di vigilanza aveva infatti espresso riserve confermate dalla decisione del Consiglio Federale.

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Questa mattina infatti è arrivata la sentenza definitiva che, di fatto, per il momento esclude il Chievo dal prossimo campionato di Serie B dopo ventisette anni passati tra le prime due divisioni nazionali. Ad ogni modo non è detta l’ultima parola per il club di patron Campedelli e per le altre cinque squadre bocciate dalla CoViSoc (Casertana, Novara, Carpi, Paganese e Sambenedettese).

Chievo Carrera
Chievo, Bentegodi © Getty Images

Chievo verso l’esclusione dalla Serie B: i prossimi passi

Ad ogni modo, dopo la bocciatura arrivata in queste ore dal Consiglio Federale, il Chievo non sembra essere intenzionato ad arrendersi. Il club veneto infatti – con ogni probabilità – si appellerà al Collegio di Garanzia del Coni, ultimo grado di giudizio per sperare in una ammissione in extremis al prossimo campionato di Serie B. Si tratta, dunque, di una vera e propria ultima spiaggia per gli scaligeri. Nelle prossime ore verrà presentato il nuovo ricorso, con la sentenza del Collegio di Garanzia del Coni che arriverà intorno a martedì 27 luglio.

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Un ricorso che potrebbe essere arricchito con nuovi documenti rispetto a quelli già inviati alla CoViSoc che in passato avrebbe già allertato la società in merito ai problemi che hanno portato all’esclusione. In particolar modo – come emerso nei giorni scorsi – il Chievo avrebbe una esposizione debitoria di circa 20 milioni di euro. La bocciatura però sarebbe legata anche alle questioni legate ad alcune rateizzazioni fiscali della società di patron Campedelli che ora rischia seriamente di sparire dal panorama calcistico nazionale dopo aver scritto una delle pagine più romantiche del calcio nostrano recente e che aveva fatto parlare tutta Italia.