Dalla Serie B alla Nazionale, Lorenzo Insigne e Nicolò Barella trascinano l’Italia dopo essere “nati” nel campionato di Serie B.
Il tiro a giro di Lorenzo Insigne ha permesso all’Italia di eliminare il Belgio e di strappare il biglietto per le semifinali di Euro 2020 dove affronterà la Spagna. La specialità della casa di Lorenzo il Magnifico ha fatto la differenza considerando il rigore trasformato da Romelu Lukaku nei secondi finali della prima frazione di gioco.
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Ed è proprio in Serie B, in quel di Pescara, che il fantasista napoletano cominciò a mettere in mostra il suo punto di forza, a volte quasi un’ossessione. Una prodezza balistica che ha consentito agli azzurri di superare una squadra sulla carta più forte e che ha trovato impreparato Thibaut Courtois, uno dei portieri più forti del momento in Europa e non solo.
Lorenzo Insigne ma non solo: contro il Belgio è stato decisivo anche Nicolò Barella, anch’egli con un passato in serie cadetta. Il centrocampista oggi in forza all’Inter ha giocato in Serie B nella stagione 2015/2015 con la maglia del Cagliari e l’anno successivo in prestito al Como. Solo ventuno gettoni di presenza in due stagioni, non tantissime per uno dei centrocampisti più importanti del panorama calcistico italiano dopo anni non facili anche a causa di qualche acciacco fisico di troppo.
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E così due vecchie conoscenze del campionato di Serie B sono stati i protagonisti della vittoria contro il Belgio così come Leonardo Spinazzola, autore di un salvataggio da applausi su Romelu Lukaku prima dell’infortunio che lo ha visto uscire dal campo in lacrime. L’esterno della Roma conosce benissimo il torneo cadetto avendoci giocato con le maglie di Empoli, Virtus Lanciano, Siena, Vicenza e Perugia tra il 2012 ed il 2016 prima di approdare in Serie A e in Nazionale dopo tanta gavetta. Numeri, dati e prestazioni che confermano l’importanza del campionato di Serie B per il calcio italiano, che troppo spesso si dimentica della seconda divisione nazionale, preferendo ingaggiare calciatori da campionati esteri che spesso faticano ad ambientarsi nel calcio nostrano.
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