La favola Di Lorenzo: dalla C col Matera al ‘posto fisso’ in Nazionale

La favola di Giovanni Di Lorenzo è una di quelle che ci fanno innamorare del calcio. Dalla Serie C col Matera agli Europei con la Nazionale italiana.

Giovanni Di Lorenzo
(Giovanni Di Lorenzo via Getty)

Giovanni Di Lorenzo spera di ripercorrere, almeno in parte, la strada di Fabio Grosso. Entrambi arrivati “tardi” in Serie A, il primo è il terzino della Nazionale di Roberto Mancini, protagonista di una partenza sprint ad Euro 2020. Il secondo nel 2006 ha contribuito trasformando il rigore decisivo (e non solo) alla conquista della Coppa del Mondo in Germania. Due storie simili che partono dalle categorie inferiori e basate sul duro lavoro e l’impegno, sempre in silenzio e senza pretendere nulla.

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Del resto, fino a quattro anni fa Giovanni Di Lorenzo era il terzino del Matera, in Serie C. Con la compagine lucana ha giocato per due stagioni, dal 2015 al 2017, dopo essersi fatto le ossa tra Reggina (con qualche apparizione in Serie B) e Cuneo. La svolta arriva proprio nell’estate del 2017 quando viene acquistato dall’Empoli, club da sempre attento e preciso a scovare giovani in categorie inferiori. Il laterale classe ’93 diventa subito un punto fisso della formazione toscana che nonostante il cambio in panchina (Vivarini sostituito da Andreazzoli dopo le prime venti giornate) riesce a vincere il campionato di Serie B conquistando la promozione in massima serie. Giovanni Di Lorenzo è tra i protagonisti di quella cavalcata, con trentasei presenze e un gol realizzato.

Giovanni Di Lorenzo
(Giovanni Di Lorenzo via Getty)

La favola di Giovanni Di Lorenzo: dal Matera alla Nazionale

Anche in massima serie conferma quanto di buono fatto vedere l’anno prima: in Serie A gioca trentasette partite siglando addirittura cinque gol, non riuscendo però ad evitare l’immediato ritorno tra i cadetti per la compagine toscana. E così, dopo una stagione da protagonista, arriva la chiamata del Napoli di cui oggi è un punto fermo, nonostante l’avvicendamento sulla panchina azzurra nell’ultimo biennio.

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Da Ancelotti a Gattuso, Di Lorenzo è rimasto un titolare inamovibile e, soprattutto, uno dei calciatori migliori per rendimento e costanza, arrivando a guadagnarsi la stima e la fiducia del commissario tecnico Roberto Mancini che contro la Svizzera lo ha preferito a Florenzi dal primo minuto. Pronto a giocarsi le sue chance all’età di 28 anni, spera di ripetere la favola di Fabio Grosso quando di anni ne aveva 29, appena uno in più, alzò al cielo una Coppa del Mondo.