Cordaz e l’addio a Crotone | Chiuderà la carriera dove tutto è iniziato

Alex Cordaz torna all’Inter dopo sedici anni dall’addio alla maglia nerazzurra. Sarà lui il nuovo secondo portiere della compagine meneghina.

Alex Cordaz (Getty Images)

Una nuova avventura che affonda le radici nel passato per Alex Cordaz, estroso portiere ammirato tra i pali del Crotone – anche in Serie A – nel corso delle ultime stagioni. L’estremo difensore originario di Vittorio Veneto tornerà a vestire la maglia dell’Inter sedici anni dopo l’addio. Da quel momento il classe ’83 ha girato per l’Italia, difendendo i pali di Spezia, Acireale, Pizzighettone (in prestito dai nerazzurri) prima di passare per Treviso, Cittadella, Parma e Crotone, senza dimenticare le parentesi estere di Lugano e Gorica.

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Alex Cordaz sarà, salvo sorprese, il secondo portiere dell’Inter che ha già salutato Daniele Padelli e potrebbe fare lo stesso col giovane Ionut Radu. Ecco perché il direttore Giuseppe Marotta ha deciso di puntare su Alex Cordaz, estremo difensore esperto e che negli ultimi anni ha ben figurato anche in Serie A. Questa mattina ha sostenuto le visite mediche in quel di Rozzano prima di diventare ufficialmente il vice di Samir Handanovic. 

Cordaz (Getty Images)

Alex Cordaz torna all’Inter dopo aver fatto innamorare Crotone

Un ritorno dunque per Alex Cordaz che ad Appiano Gentile è stato di casa. A sedici anni infatti fu tesserato dal club nerazzurro che lo prelevò dopo le precedenti esperienze nei settori giovanili di Conegliano e Reggiana. Dopo tre anni del vivaio nerazzurro, il club lo ha girato in prestito a diverse squadre tra cui Spezia, Acireale e Pizzighettone. Una serie di prestiti fino al 2007, quando viene acquistato a titolo definitivo dal Treviso, fresco di retrocessione in Serie B.

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La vera consacrazione di Alex Cordaz però è avvenuta in quel di Crotone: è approdato in Calabria nel 2015, all’età di 32 anni, dopo aver vestito le maglie di Lugano, Cittadella, Nova Gorica e Parma. Con i pitagorici ha giocato 239 partite, contribuendo alle storiche promozioni in massima serie giocando in A ben tre campionati da titolare nei quali ha mostrato tutto il suo valore. Portiere “folle” ed esplosivo, a Milano potrebbe avere qualche altra chance prima di chiudere la carriera dove tutto è cominciato.