Martin Palumbo, il vichingo “partenopeo” per il centrocampo dell’Udinese del futuro

Chi è Martin Palumbo, giovane e talentuoso centrocampista dell’Udinese con già diverse presenze nel campionato di Serie A.

Udinese ingelsson
Tifosi Udinese (Getty Images)

Nato il 5 marzo del 2002 a Bergen, in Norvegia, Martin Palumbo è un giovane e talentuoso centrocampista di proprietà dell’Udinese. Madre scandinava e papà di origini napoletane, il centrocampista classe 2002 ha esordito in Serie A il 2 agosto scorso nella sfida contro il Sassuolo, debuttando in massima serie. Nella stagione appena andata agli archivi invece ha collezionato tre gettoni di presenza, giocando contro Spezia, Napoli e Inter.

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Si ispira ad Andrea Pirlo ma – anche in virtù delle sue origini partenopee – tra i suoi idoli rientra Diego Armando Maradona. Il suo percorso nel mondo del calcio è iniziato in quel di Monfalcone, in provincia di Gorizia, arrivando poi nel settore giovanile dell’Udinese con cui ha svolto tutta la trafila arrivando fino alla formazione Primavera di cui è diventato un elemento cruciale ed imprescindibile.

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La scorsa estate ha firmato un contratto fino al 2025 con il club friulano che ha deciso di puntare con convinzione su Martin Palumbocentrocampista moderno e polivalente. Nasce infatti come registra ma può agire anche nel ruolo di mezzala. Un giocatore duttile e tatticamente utile come confermato dalla scelta del tecnico bianconero Luca Gotti di impiegarlo diverse volte nell’arco della stagione appena andata agli archivi.

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Luca Gotti @Getty Images

Chi è Martin Palumbo, talentuoso centrocampista dell’Udinese

Le sue origini norvegesi gli hanno consentito di esordire sia con l’Under 18 italiana che con quella scandinava. Non ha ancora scelto quale Nazione rappresentare. In questa stagione ha giocato 7 partite con la maglia della Primavera bianconera, segnando anche tre gol trovando la via della rete da calcio di rigore, di testa e col destro. Un rendimento che conferma la sua capacità non solo di interpretare più ruoli, ma anche di inserirsi nel cuore dell’area di rigore avversaria.

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Una caratteristica che col passare del tempo potrebbe portarlo ad avanzare il suo raggio d’azione, magari spostandosi a sostegno dell’attacco grazie alle sue caratteristiche atletiche e nella gestione della sfera. Una promessa, l’ennesima scommessa dell’Udinese che potrebbe averci visto giusto ancora una volta grazie al lavoro dei suoi osservatori sparsi per l’Italia e per l’Europa.