Inizio di stagione tra alti e bassi per il Frosinone di Nesta, che ora sta vivendo un buon momento: Lorenzo Ariaudo ha parlato del passato, presente e futuro dei ciociari 
Il Frosinone sta risalendo la china. Dopo un inizio più che stentato, Alessandro Nesta comincia a trovare la quadratura del cerchio e ora vive un buon momento di forma. I gialloblù sono imbattuti dal 24 settembre, poi alcuni punti persi per qualche pareggio di troppo. I ciociari sono ancora lontani dalle posizioni che contano, ma la classifica cortissima permette di fare un balzo enorme anche con una sola vittoria. Faro della retroguardia del Frosinone è Lorenzo Ariaudo, che ha parlato della stagione della squadra di Nesta a 360 gradi.
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Frosinone, Ariaudo: “La Cremonese la più forte della Serie B. Il mio futuro…”
Lorenzo Ariaudo, esperto difensore del Frosinone cresciuto nelle giovanili della Juventus, ha spiegato i motivi dell’inizio a rilento e le ambizioni sul futuro con uno sguardo agli obiettivi individuali. “La retrocessione lascia sempre scorie in circolazione. La causa principale è stata questa. Poi il nuovo modulo ha comportato disagi imprevisti. Serie A? Ci sono squadre più forti e più attrezzate del Frosinone, ma noi ce la metteremo tutta per competere per le prime posizioni. La più forte è la Cremonese, ma i frutti non si vedono. Poi anche Benevento ed Empoli, sono queste le antagoniste per la Serie A. Sul gioco mi hanno impressionato Perugia e Trapani“.
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Poi Ariaudo, intervistato da ‘Il Corriere dello Sport’, parla anche del suo passato: “Cosa non ha funzionato nella mia carriera? Bisogna che si incastrino tante cose, anche la fortuna. Il mio rimpianto è il Genoa, mi sono infortunato l’anno dell’Europa. Ora voglio riconquistarmi la Serie A, con Nesta c’è un feeling speciale. È stato uno dei migliori di sempre. Certo, mi manca la mia casa e la mia famiglia, che è a Torino e tra poco sarò anche padre. Vivremo comunque a Torino, ma non è un addio al Frosinone. Ho un altro anno e mezzo di contratto e penso a fare bene qui, al mio futuro penserà il mio procuratore”.
F.I.
