Chievo, 10 anni fa cori razzisti a Balotelli? La rabbia del club: “Non è vero, siamo i più corretti d’Italia”

In questi giorni è tornato a tenere banco il tema razzismo dopo gli episodi a Verona con protagonista Balotelli: il Chievo ha respinto con veemenza le ‘accuse’ contenute in un articolo pubblicato oggi

Mario Balotelli Chievo Inter Razzismo
Mario Balotelli in Chievo-Inter del 10 maggio 2009 (Getty Images)

Razzismo nel calcio, una piaga che continua a essere fin troppo presente anche ai giorni nostri. Proprio in questi giorni si sta discutendo molto degli episodi accaduti durante Verona-Brescia, con Mario Balotelli bersagliato dai cori e dagli insulti razzisti di parte del pubblico gialloblù. Quella scaligera è una città che non è nuova a situazioni di questo genere: a sottolinearlo è stato Alessandro Catapano su ‘La Gazzetta dello Sport’ in edicola oggi.  “Balotelli a Verona, i fischi, gli ululati, la rabbia di Mario, il disprezzo degli altri: un film già visto, era già successo dieci anni fa. Il 6 dicembre 2009, nello stesso stadio, avversario il Chievo, lui vestiva la maglia dell’Inter. Beccato per tutta la partita, sbottò al triplice fischio ‘Ogni volta che vengo qui a Verona – disse a caldo – mi rendo conto che questo pubblico mi fa sempre più schifo’)”, si legge nell’articolo. Il Chievo, però, ha reagito attraverso un comunicato.

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Razzismo, Balotelli insultato in Chievo-Inter del 2009: il club risponde con un comunicato

Nell’articolo oggi in edicola su ‘La Gazzetta dello Sport’, si ricorda un episodio – risalente al 6 gennaio 2010 (non il 6 dicembre 2009, come scritto sull’articolo) in cui Mario Balotelli reagì ai cori razzisti dei tifosi del Chievo Verona, quando vestiva la maglia dell’Inter. Il club clivense, che attualmente milita in Serie B, ha risposto con un comunicato ufficiale sul proprio sito: “Sarebbe più corretto e onesto ricordare che durante quella partita ci furono solo fischi, come avviene per ogni avversario, in ogni stadio del mondo. Non ci furono ululati da parte di nessuno. Come non ci fu disprezzo verso nessuno: né verso il calciatore, né verso l’uomo Mario Balotelli”.

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La nota dei gialloblù ricorda anche le parole nel postgara: “Come dichiarò, peraltro, nel dopo gara anche Josè Mourinho, allenatore dell’Inter: ‘Il Chievo è una bella società, in città, c’è un ambiente con molto fair play. Le parolacce possono esserci per Balotelli, come ce ne sono state per me. Ma il pubblico di Verona non è diverso da quello di altri stadi. Il pubblico è uguale un po’ in tutti gli stadi. Forse però Mario andrebbe rispettato sul campo un po’ di più’. Furono chiari a tutti, invece, durante quella partita i buu razzisti (non certo da parte del pubblico veronese) rivolti verso il giocatore del Chievo Verona Luciano. Com’è chiaro a tutti, inoltre, che la tifoseria del Chievo Verona è da sempre riconosciuta come la più sportiva e corretta d’Italia (18 Trofei Fair Play “Gaetano Scirea” vinti come tifoseria della Serie A TIM più corretta d’Italia, l’ultimo ricevuto anche al termine della scorsa stagione). Un orgoglio per tutto il nostro Club, che fa dei principi etici e dei valori di fair play due pilastri fondamentali e insostituibili da sempre”.

F.I.