Palermo, per la cassazione niente falso in bilancio: le motivazioni

In merito al caos Palermo, la Cassazione avrebbe reso note le motivazioni legate al provvedimento con il quale ha dichiarato inammissibile il ricorso della procura di Caltanissetta contro l’ex presidente Giovanni Giammarva.

Palermo (Getty Images)

Dopo la bufera alzatasi nei giorni scorsi, la Corte Federale d’Appello ha fissato l’udienza per il ricorso alla retrocessione del Palermo il 23 maggio alle ore 14.30, ed in quella stessa sede, il club rosanero conoscerà il proprio destino e saprà in quale categoria giocherà la prossima stagione. In attesa del verdetto di giovedì arriva un ‘assist’ molto importante per la società siciliana. Secondo il ‘Giornale di Sicilia’, infatti, la Cassazione avrebbe pubblicato le motivazioni che hanno portato a dichiarare inammissibile il ricorso della procura di Caltanissetta contro Giovanni Giammarva, ex presidente del Palermo. Stando a quanto riferito il Tribunale del riesame di Caltanissetta “ha congruamente evidenziato come non vi siano elementi obiettivi per ritenere che l’operazione” con la società lussemburghese Alyssa possa essere considerata “fittizia”.

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Palermo, cambiano le carte in tavola

La Cassazione ha quindi dichiarato non fittizia l’operazione Mepal Alyssa e quindi assolutamente regolare dunque decadrebbe il reato di falso in bilancio. La stessa Cassazione lo avrebbe già messo nero su bianco nelle motivazioni del provvedimento che aveva ritenuto inammissibile il ricorso presentato dalla Procura di Caltanissetta.

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Una vera e propria carta in più da giocare per il Palermo in attesa che giovedì 23 la Corte federale d’appello si riunisca per un nuovo verdetto, che potrebbe definitivamente condannare i siciliani alla C o al contrario consentire la permanenza nel campionato di Serie B. Senza il falso in bilancio decadrà anche la pena? Il 23 maggio sapremo.

G.B.