Chievo, Pellissier annuncia il ritiro: “Smetto perché è giusto, ma ho tanta rabbia dentro”

Il bomber del Chievo Verona ha annunciato in conferenza stampa la decisione di ritirarsi dal calcio giocato: Sergio Pellissier potrebbe restare in società per provare subito a tornare in Serie A

Sergio Pellissier Chievo
Sergio Pellissier (Getty Images)

La decisione sembra nell’aria da qualche giorno, ma ora è il diretto interessato a renderla ufficiale. Sergio Pellissier si ritira dal calcio giocato all’età di 40 anni: il bomber valdostano lascia il dopo 174 gol tra i professionisti, di cui 112 con la maglia del Chievo, che quest’anno è retrocesso in Serie B. Ecco le parole in conferenza stampa del capitano dei Mussi Volanti: “Non è una decisione presa in un giorno, ma durante tutto l’anno e il presidente ne era a conoscenza da 3-4 mesi, ha provato a convincermi ma è giusto che lasci spazio a nuovi giocatori dopo 19 anni”. La maglia numero 31 di Sergio Pellissier, come rivelato dal patron Campedelli, sarà ritirata.

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Pellissier ha spiegato le motivazioni della sua scelta, non derivata affatto da una mancanza di stimoli: “Non voglio essere un elemento di peso per questa società, visto che nonostante l’età ho la voglia di giocare sempre e quindi questo potrebbe portare a qualcosa di negativo. Dunque per il bene di questo club ho deciso di lasciare. Mi sarebbe piaciuto finire la mia carriera in un modo migliore, avrei potuto e voluto continuare anche in Serie B ma avevo paura di non riuscire a chiudere il mio ciclo. Vorrei avere la possibilità di giocare l’ultima partita in casa, però mi piacerebbe festeggiare coi tifosi che ci saranno”. Sul futuro al Chievo anche a livello dirigenziale: “Io ora voglio solo giocare le ultime partite e festeggiare con i miei tifosi. Vivo alla giornata, non penso al prossimo anno, il problema ora è di Campedelli“.

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Chievo, Pellissier: “Il match con la Juve il rammarico più grande. Smetto con tanta rabbia”

Sergio Pellissier continua a parlare a cuore aperto e torna su quello che è il suo rammarico più grande: “Il 2-2 con la Juventus, dove potevo fare gol ma invece ho scelto di passarla. Sarebbe stata la prima storica vittoria a Torino. E’ un rammarico enorme che mi porto, ma ormai è andata”. L’attaccante gialloblù lascia con sensazioni tutt’altro che positive: “E’ una somma di tutto, ma c’è la rabbia di non aver potuto dare il mio contributo fino alla fine per vari motivi, per infortuni e per un’annata negativa, e non siamo riusciti a portare a casa la salvezza. Se ci fossimo salvati forse non avrei neanche preso questa decisione, chissà… C’è la rabbia di non aver potuto dare quello che avrei voluto, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Lacrime? Per me piangere è una debolezza, ma le ultime partite le giocherò con gli occhiali da sole”.

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Infine Pellissier si sofferma in maniera dura sui torti subiti dal Chievo: “Gran parte delle colpe sono le nostre, siamo noi a essere andati in campo, se hai la determinazone giusta passi sopra a tutto. Quest’anno ne abbiamo avute troppe, poi c’era un ricambio generazionale e qualche problematica ci sta. Sarebbe bello retrocedere per colpe solo tue e non esterne, ma questo è il mondo a cui andiamo incontro ed è giusto che smetta perché altrimenti rischierei troppo a parlare. La colpa però è quasi solo nostra e bisogna prendersi le nostre resposanbilità, se avessimo fatto il Chievo vero forse non saremmo a questo punto“.

F.I.