SERIE B MALTAGLIATI – Per parlare di Serie B la nostra redazione ha avuto il piacere di avere in ESCLUSIVA al proprio microfono Roberto Maltagliati, ex giocatore di Parma, Torino, Cagliari e Piacenza, tra le altre, uno che la cadetteria la conosce bene. Ecco le sue parole:
Roberto, il campionato di Serie B 2017/2018 è uno dei più equilibrati degli ultimi anni.
“Sì, credo che sono tanti anni che non si vedeva un campionato così. Non c’è una squadra che può ammazzare il campionato, ma non c’è nemmeno una squadra materasso. E’ un campionato bellissimo, con delle squadre che comunque arriveranno fino alla fine. Oltre a quelle che ora sono lì davanti, ci metto dentro anche il Bari. L’ho visto a Vercelli e mi ha fatto un ‘ottima impressione. E’ veramente una bella squadra, si vede che la squadra c’è. Tutto è possibile comunque in questo torneo, è bello da vedere, con dei risultati clamorosi. Lo stesso Venezia, dopo la doppia promozione dalla D alla B è ora là in alto e nessuno se l’aspettava. Questa è la testimonianza che tutto è possibile. E d’altronde l’abbiamo visto anche lo scorso anno con Spal e Benevento”.
Quando hai allenato lo Spezia Primavera hai avuto tra le tue fila giocatori come Crocchianti, Maggiore, Ceccaroni e Vignali che oggi sono praticamente tutti titolari in casa spezzina.
“Tutti buoni giocatori. Ho avuto il piacere anche di avere Sadiq, ora al Torino, ex Roma. Sono tutti ragazzi interessanti. A Spezia ho allenato le varie giovanili e sicuramente Maggiore era quello con la qualità tecnica più importante, anche se ancora doveva formarsi nel fisico. Era molto più avanti degli altri, si vedeva. Ora giocano in prima squadra, ma bisogna sempre stare attenti perchè i giovani ti fanno viaggiare a 2000 all’ora, ma quando le cose iniziano ad andare storte, serve l’esperienza in Serie B, perché poi subentra un po’ di paura e quindi va bene i giovani, ma non solo loro”.
Qual è il futuro di Roberto Maltagliati?
“Adesso lavoro per l’Accademy dell’Udinese. Ho scelto questo dopo l’esperienza albanese e dopo un periodo dov’ero fermo. A me piace molto lavorare con i ragazzi e sono contento di questa esperienza”.
Marco Orrù
