Pescara-Vicenza, la presentazione del match

Pescara (getty images)
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SERIE B “Pescara-Vicenza nessuna differenza” E’ questo lo slogan che accompagna da anni le due tifoserie legate da un gemellaggio piuttosto sentito. Nella giornata di domani le formazioni si sfideranno all’Adriatico per contendersi il pass con destinazione finalissima:

SISTEMI DI GIOCO Entrambe adottano moduli piuttosto offensivi che esaltando le qualità dei propri interpreti. I dannunziani, che possono vantare il record del miglior attacco cadetto, si schierano con un 4-2-3-1 dove Politano e Pasquato agiscono ai lati di Bjarnason a supporto di Melchiorri. Attenzione inoltre agli inserimenti centrali dei centrocampisti e la capacità di creare superiorità numerica quando i due esterni bassi supportano la fase offensiva. I biancorossi rispondono con un 4-3-3 dove Petagna (in virtù della squalifica rimediata da Cocco) dovrebbe agire da centravanti boa. L’ex Ragusa e Laverone saranno incaricati di tenere “bassi” i laterali del Delfino e non dare punti di riferimento agli avversari. Nella fase di possesso i veneti distribuiscono la manovra imperversando su tutto il fronte e, come nel caso del Pescara, sono propensi a coprire l’intero perimetro prediligendo l’ampiezza campo alla profondità

PRECEDENTI Sette gol segnati con una vittoria del Vicenza ed un pirotecnico 2-2 all’Adriatico. All’andata Cocco e Di Gennaro (domani assenti per squalifica) avevano deciso il match del Menti, di Maniero (ora al Catania) la rete abruzzese. Un tourbillon di emozioni nella ripresa del ritorno: Melchiorri, Cinelli, Brugman e Cocco al 92′ per uno dei match più divertenti e appassionanti che ci ha regalato il campionato

TECNICI Massimo Oddo e Paquale Marino. Entrambi subentrati in corso, entrambi a loro modo decisivi. Il primo ha conquistato il pass play off vincendo lo scontro diretto contro il Livorno per poi ripetersi martedì al Curi. Il secondo è uno degli ex di turno e ha condotto il Vicenza ad una pazzesca rimonta corroborata dal terzo posto in graduatoria

SPETTATORI Si attende il pubblico delle grandi occasioni con affluenza a cinque cifre. Nella stagione regolare contro il Bari lo stadio biancazzurro aveva superato tale quota che dovrebbe superata agevolmente in virtù del rinnovato entusiasmo che si respira nella città adriatica