Il presidente del Siena sul futuro del club

Siena (getty images)
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SERIE B EUROBET Il presidente del Siena Massimo Mezzaroma, ha affidato al portale ufficiale della Robur il proprio pensiero

Un comunicato lungo e significativo quello che Massimo Mezzaroma, presidente del Siena, ha affidato al portale ufficiale bianconero. Nella fattispecie il massimo esponente della Robur fa chiarezza su alcuni aspetti che riguardano il futuro del club toscano. Questo il contenuto per intero della nota diffusa nel pomeriggio odierno con firma Massimo Mezzaroma, presidente AC Siena

Leggo sulla stampa di persone intenzionate a rilevare l’Ac Siena: come ho già detto da tempo, se qualcuno ha veramente questa volontà deve solo farsi avanti. Non sarò certo io il problema di fronte a soggetti che manifestino il reale interesse ad acquistare la Società. Non mi sono mai sottratto al dialogo e al confronto civile, cosa diversa sono gli atteggiamenti che si sono verificati sabato allo stadio: chi sceglie l’ingiuria e l’aggressione si pone su un piano che non mi appartiene e che non può generare frutti positivi. Mi stupisce che si intenda chiedere con certi gesti una cosa che da tempo mi sono dichiarato disponibile a fare, cioè andarmene in presenza di un interlocutore reale. C’è semmai da chiedersi chi alimenti certe strumentalizzazioni, cercando di convincere i tifosi di situazioni non vere che vengono inventate ad arte da chi già a giugno avrebbe magari esultato per la scomparsa della Robur, in modo da togliere di mezzo il “problema sport” da questa città. Di fronte a un acquirente concreto, non ci sarà bisogno di contestazioni: basterà rivolgersi al sottoscritto o all’avvocato Paolo Rodella, che ha in questo senso un mandato preciso da parte mia, per trovare una soluzione in tempi rapidi. Sono il primo a volere che questo accada. Fino ad allora farò del mio meglio per superare le difficoltà quotidiane della Società, che in gran parte sono figlie del passato o di strumentalizzazioni cui si prestano, come ho detto più volte, personaggi che hanno “banchettato” nel Siena solo perché  totalmente omogenei al sistema che in città regnava. Ora che ci sarebbe da tirare la cinghia, certi personaggi non solo fingono di scordare quanto accaduto, ma sperano che tutto finisca per far passare nel dimenticatoio i loro comportamenti”