Spezia, Sansovini: “Sono rammaricato. Per vincere serve…”

SPEZIA SANSOVINI DICHIARAZIONI CONFERENZA STAMPA / LA SPEZIA – Il capitano dello Spezia, Marco Sansovini, è tornato sulla sconfitta contro l’Empoli, dando la sua lucida analisi sul momento della squadra di Stroppa: “Quella di sabato è stata una battuta d’arresto che non ci voleva davvero; non si può certo dire che l’Empoli non abbia meritato la vittoria, però eravamo entrati in campo con il piglio giusto ed eravamo riusciti a passare in vantaggio quasi subito. Di certo si sono dimostrati la squadra più forte del campionato, giocando una partita perfetta, sul piano tecnico, tattico e fisico; non ci hanno permesso di rientrare in partita. Non siamo riusciti a trovare delle contromisure e non ci era successo prima, perché abbiamo dimostrato di essere una squadra capace di importanti reazioni. Ora analizzeremo con attenzione la partita; nella prima parte della gara e in avvio di ripresa qualcosa abbiamo creato, ma, come capitava anche lo scorso hanno, concediamo un errore di troppo e veniamo puniti. Dopo il loro pareggio è cambiato l’atteggiamento e credo sia stato il nostro errore più grave; il terzo gol poi ci ha tagliato le gambe. Lo scorso anno ero a 9 gol? Non è il mio momento migliore e non è certo un problema di ruolo, gioco di punta come lo scorso anno. Non è la prima volta che mi capita un lungo periodo, ma ogni volta è una sensazione nuova. In questa prima fase della stagione raramente ho potuto allenarmi con continuità e questo mi ha costretto a essere un passo indietro rispetto al resto del gruppo; è una questione fisica che può essere risolta giocando e allenandosi con continuità per recuperare il gap fisico. E’ anche vero che tiro meno, è un dato oggettivo; e per fortuna che c’è Giulio che tira e segna, speriamo continui, per noi è importante. Spero ovviamente di sbloccarmi; sono rammaricato, non preoccupato, non è un problema, ma bisogna migliorare. Ora testa bassa e duro lavoro, sempre con lucidità. Doppia cifra? Di questo passo è dura (ride), ma è ovvio che ci punto. Di certo il calcio non è una scienza esatta, sommare i miei gol a quelli di Ebagua si può fare a fantacalcio, a realtà è diversa. Ma noi abbiamo un reparto di grande qualità con Ferrari, Rivas, Carrozza e Catellani reduci da campionati vinti; chi va in campo ha le giuste qualità per fare bene. Quello che risulta da queste prime giornate è che, sebbene sempre molto livellato, il campionato di B sia salito di livello; ci sono molti giovani di grande prospettiva e tutte le rose sono altamente competitive. Voci su allenatori? Siamo un gruppo unito e compatto, che rema dalla stessa direzione; il rapporto con lui è ottimo, c’è dialogo e confronto continuo. Tutti abbiamo colpe in egual misura se le cose non vanno come vorremmo. Capisco che è bello il ‘calcio chiacchierato’, ma noi dobbiamo solo pensare solo al lavoro in campo. Cosa ci manca? Credo un paio di vittorie convincenti, perché vincere e convincere è il modo migliore per far crescere l’autostima, la fiducia e la consapevolezza nei propri mezzi”.