Reggina, Antonino Ragusa: corsa, velocità e gol al servizio degli amaranto

Anotnino Ragusa festeggiato dai compagni dopo il gol al Varese

 

Antonino Ragusa, attaccante esterno classe ’90 della Reggina, è la vera sorpresa della squadra amaranto. Con la rete al Varese nella partita di ieri è arrivato a quota 5 e nella speciale classifica marcatori inerente al club calabrese si trova al secondo posto alla pari con Ceravolo, alle spalle di Missiroli. Ma se per questi ultimi si poteva prevedere un buon bottino di reti, per il ragazzo catanese è un autentico exploit. Arrivato come giovane promessa dalla Salernitana, via Genoa, era partito in sordina esordendo solo alla quarta giornata, anche per colpa di un infortunio. Due gare dopo, ecco la prima rete in Serie B nella sconfitta per 3-2 ad Empoli, mentre nelle ultime tre partite disputate dalla Reggina sono arrivati gli altri 4 gol di Ragusa: doppietta decisiva al Bari, gol del sigillo alla vittoria di Livorno e per ultima, la rete di ieri. Le caratteristiche principali di questo ragazzo sono la grinta, la corsa, la velocità e il senso del gol, mentre il destro è il suo piede preferito, anche se calcia molto bene anche con il sinistro.

Prodotto del settore giovanile del Treviso, Ragusa esordisce in Serie B, ancora 19enne, il 07/02/2009 in un Rimini-Treviso 2-2 subentrando a Zigoni per gli ultimi 25 minuti. Viene notato dal Genoa che lo acquista e lo spedisce in Primavera a farsi le ossa, in una squadra che annovera tra le sue fila gente come El Shaarawy, Polenta e Perin. Lo scorso anno, invece, ecco arrivare la prima esperienza tra i professionisti con la maglia della Salernitana in Lega Pro, con la quale colleziona 32 presenze e 7 reti, vedendo sfumare la promozione nello spareggio con il Verona. Il resto è storia dei giorni nostri, col ragazzo a fare fuoco e fiamme sulla fascia destra del Granillo. La formula con la quale il giocatore si trova alla Reggina e quella della comproprietà col Genoa e non sarà difficile prevedere tante squadre interessate al suo cartellino, se continuerà su questa strada. Staremo a vedere…

di Marco Orrù