Vicenza, Masolo: “Col Verona la gara della svolta. L’allenatore? Mi piaceva Cagni, ma Breda…”

La partita di domani col Verona sarà il primo derby per Massimo Masolo da presidente del Vicenza. “Per me questa è la gara della svolta – dice il numero uno della società biancorossa al ‘Giornale di Vicenza’ -. L’unico rammarico è che non abbiamo ancora l’organico a pieno regime, perché alcuni degli ultimi arrivati non sono pronti fisicamente, però in queste partite si è già visto qualcosa di buono e sono sicuro che tra un mese potremo vedere un calcio ancora migliore. C’è sempre stata rivalità col Verona, è il vero derby, sarà battaglia, ma sia chiaro, parlo a livello sportivo, sarebbe un peccato rovinare un pomeriggio di sport con atti che nulla hanno a che vedere col tifo. Confido nel senso civico dei nostri sostenitori, poi l’importante è che in campo si assista ad un bello spettacolo e per essere bello davvero deve finire solo in un modo, ma meglio non dirlo”. L’intervista è anche un’occasione per parlare del mercato da poco concluso: “Io credo che la campagna acquisti fatta in qualche modo li ripaghi, è stata costruita una rosa che, mi creda, è andata al di là delle più rosee aspettative e qui si deve riconoscere la bravura di Paolo Cristallini perché di soldi ce ne sono pochi, ma mica solo al Vicenza, ovunque, e quindi è tutto un gioco di scambi, di prestiti, insomma una partita a poker dove per ora possiamo dire di avere delle discrete carte in mano”. Una domanda anche sulla scelta di Breda come allenatore, dopo che lo stesso Cristallini lo ha definito l’acquisto più azzeccato, e ricordando che Masolo invece aveva detto di volere ancora Cagni: “Breda è senza dubbio competente ed intelligente, poi ama il bel gioco, ma lo abbiamo scelto noi, anzi io lo avevo detto chiaro che volevo un allenatore emergente. Stabilito che Cagni mi piace e che ancora oggi penso fosse l’unico in grado, così come è stato, di portarci al quartultimo posto, però è altrettanto vero che quando ho avuto modo di conoscere Breda mi è piaciuto subito e soprattutto mi è piaciuta la sua umiltà, perché ha detto: vengo senza riserve, che sia B o Lega Pro”. Conclusione sul futuro della società, visto che il 30 settembre decadranno il Consiglio d’Amministrazione e tutte le cariche: “Si può supporre con buone probabilità che tutto rimanga come prima, perché non ci sono alternative. Lo ripeto; ci fosse un’entrata importante mi farei da parte senza problemi e voglio anche rassicurare che il nostro comitato di gestione arriva alla scadenza del 30 settembre sapendo di poter far fronte agli impegni economici assai pesanti che ci attendono”.