Gasperini in persona ha fatto il nome del suo ex calciatore per il centrocampo: c’è da battere la concorrenza della rivale italiana
‘Se la montagna non va da Maometto, Maometto va alla montagna‘. Potremmo forse tradurre simpaticamente così l’ultima pista di mercato seguita dalla Roma, già tra i club più attivi in questo rush finale di un mercato davvero incerto.
Dopo le ultime esternazioni rilasciate dal tecnico Gian Piero Gasperini a margine dell’amichevole giocata e pareggiata dai giallorossi contro i sauditi del Neom, è aumentata a dismisura la pressione sul DS Massara. Tirato in ballo eccome (anche se forse l’obiettivo dell’allenatore di Grugliasco era la proprietà) dalle ormai consuete lamentele di quest’ultimo per un presunto immobilismo i sede di mercato.
“Star fermi a me non piace, è più di 20 giorni che siamo fermi sul mercato. Se possibile bisogna fare ancora qualcosa senza perdere giocatori. Quello che la società deve fare è chiaro, io sono stato chiarissimo. Speriamo di poterlo fare“, ha detto Gasp alimentando ancora, come se ne fosse sentito il bisogno, i discorsi sulla sua insofferenza, mostrata più volte nel corso dell’estate.
Ecco che allora, sebbene ovviamente i soldi per l’eventuale operazione non li metterebbe lui, che lo stesso vate dell’Atalanta si è esposto in prima persona indicando il profilo giusto da seguire. In questo momento la Roma, a prescindere dalla partenza o dalla permanenza di Manu Koné, sta cercando un altro centrocampista da inserire in rosa: la nuova idea è stata sviluppata direttamente dall’allenatore piemontese.
Oltre ad aver iniziato a mostrare un certo interesse per Rolando Mandragora della Fiorentina e Mandela Keita del Parma, il club capitolino potrebbe a breve virare su uno dei big di un club appena retrocesso in Serie B dopo l’ultimo disastroso campionato.
Passato dall’Atalanta al Monza per circa 15 milioni di euro nell’estate del 2022, Matteo Pessina aveva sognato un percorso diverso col club brianzolo. Tutto è andato più o meno come previsto fino alla dolorosa morte del patron Silvio Berlusconi, che di fatto guidava in modo esclusivo il club assieme al fido Adriano Galliani.
Il progressivo disimpegno della proprietà Fininvest dopo la scomparsa del Cavaliere ha portato il club a rivedere le proprie ambizioni al ribasso, con conseguenti operazioni sul mercato che hanno indebolito la squadra. Fino ad arrivare alla per certi versi inevitabile retrocessione.
Un profilo come Pessina, anche per lo stipendio percepito, non può restare in Brianza a fare la Serie B. Ecco che allora, approfittando di un valore di mercato accessibile (circa 10 milioni), Gasperini ha dato mandato a Massara di intavolare una trattativa. L’unico apparente ostacolo al matrimonio tra il calciatore (che ha già giocato tre anni sotto la guida di Gasp a Bergamo) e il club giallorosso potrebbe essere rappresentato dall’interesse mostrato dal Bologna di Vincenzo Italiano – curiosamente primo avversario della Roma in campionato – per il centrocampista classe ’97.
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