Il classe 2002, fuori dal progetto tecnico dell’allenatore croato, potrebbe scendere in cadetteria: colpo top per la neopromossa in B
Rivoluzione doveva essere, e rivoluzione è stata. Al di là del fatto che in panchina sia arrivato un tecnico che manifestamente si ispira all’ingombrante figura del predecessore. Uno che in 9 anni ha portato l’Atalanta per 5 volte in Champions League, trascinandola anche alla conquista di uno storico alloro europeo nel 2023.
Che questo possa essere una sorta di anno zero, per il club orobico, lo dice la campagna acquisti. In tono minore. Con tante cessioni prestigiose e remunerative (Ruggeri ma soprattutto Retegui) ed altre, come quella del ribelle Lookman, che comunque potrebbero andare in porto magari sul gong della finestra di scambi.
In città è abbastanza diffuso il timore che senza il proprio Demiurgo – che aveva e ha indissolubilmente legato la sua carriera alla Dea – la favola possa finire. Quasi improvvisamente. Senza volersi nascondere dietro facili buonismi, qualcuno teme anche che lo stesso Juric, reduce da due esperienze disastrose alla guida della Roma e del Southampton, possa non essere in grado di replicare nemmeno lontanamente le gesta di Gasp.
Intanto il tecnico croato ha preso le sue decisioni. Discutibili, forse, ma certamente chiare. Una di queste è stata la volontà di lavorare ancora (dopo i due mesi nella Capitale) con Nicola Zalewski, l’italo-polacco prelevato dall’Inter per 17 milioni di euro. Altra decisione, che stavolta ha comportato il via libera per una cessione, è arrivata dal verdetto del campo dopo le tante amichevoli estive. Occasioni in cui non sempre, per usare un eufemismo, l’Atalanta ha brillato.
Dalla Champions alla B: colpo grosso del Pescara
Dopo una stagione in prestito al Bari, l’esterno destro classe 2022 Andrea Oliveri è tornato alla base, a Bergamo, aggregato alla prima squadra. Precedentemente il nativo di Palermo aveva giocato con discreta continuità in quella splendida realtà della cadetteria che era il Catanzaro di Vincenzo Vivarini nella sua prima stagione di ritorno in B, nel 2023/24.
Il quasi 60enne tecnico abruzzese, tornato a ‘casa’ dopo l’assunzione dell’incarico come allenatore del Pescara neopromosso in cadetteria, ha fatto il nome di Oliveri come puntello utile per la sua corsia di destra. Detto fatto. L’affare si è subito concluso sulla base di un prestito gratuito fino al 30 giugno del 2026.
Il calciatore siciliano aveva già capito di non poter ambire ad un grande minutaggio agli ordini dell’ex allenatore del Torino, accettando davvero di buon grado di tornare a lavorare col maestro Vivarini sulle rive dell’Adriatico.
