Per la Sampdoria non c’è pace, i tifosi blucerchiati stentano a crederci

Nonostante la salvezza ottenuta in circostanze rocambolesche, il club ligure non ha risolto tutti i suoi problemi: l’indizio è netto

Il rischio, ben maggiore dell’onta di dover disputare per la prima volta nella storia il campionato di Serie C, è stato addirittura quello di sparire dal calcio professionistico. Già perché, oltre ad aver fallito per il secondo anno consecutivo la promozione in Serie A, il club doriano avrebbe dovuto fare i conti con la pressoché certa uscita di scena di Joseph Tey e della cordata di Singapore che detiene il pacchetto di maggioranza della storica società blucerchiata.

Tifosi della Sampdoria in trasferta
Per la Sampdoria non c’è pace, i tifosi blucerchiati stentano a crederci (LaPresse) – SerieBnews.com

L’intervento della Corte Federale (che penalizzando il Brescia ha consentito al Doria di giocarsi una seconda chance di permanenza in B dopo che il campo ne aveva decretato la retrocessione) ha salvato 79 anni di storia. Un percorso che ha anche visto la Sampdoria grande protagonista nel calcio che conta con lo Scudetto del ’91 e una finale di Coppa dei Campioni nel ’92.

I problemi, quelli veri, probabilmente parte integrante dei tanti errori compiuti da proprietà e dirigenza nell’ultimo anno, sembrano però tutt’altro che finiti. Lo ha indirettamente dimostrato la conferenza stampa di presentazione della nuova stagione: un doveroso incontro in cui i giornalisti si sarebbero aspettati, oltre alla comunicazione sui reali obiettivi da perseguire nel prossimo anno, anche la presenza dei vertici societari. Macché.

Il nuovo allenatore Massimo Donati, il ds Andrea Mancini e il CEO Fredberg: c’erano solo loro a presenziare davanti ai microfoni nell’incontro che ha visto l’inspiegabile assenza del presidente Manfredi e dello stesso Tey, attesi vanamente dagli astanti.

Sampdoria, quale futuro? La deadline del 31 luglio fa paura

Come detto, nessuno si è preso la responsabilità di dire verso quale direzione si stia avviando il club. Stagione di consolidamento in B dopo la grande paura dello scorso anno? Ambiziosi programmi di risalita in Serie A senza passare dai Playoff o magari sperando di arrivarci in condizioni di favore? Nessuno è in grado di saperlo, al momento.

Giocatori della Sampdoria esultano dopo un gol
Sampdoria, quale futuro? La deadline del 31 luglio fa paura (LaPresse) – SerieBnews.com

Quel che è certo è che la Sampdoria ha una settimana esatta di tempo per far quadrare i conti. L’obiettivo, chiaro ed urgente, è quello di abbattere drasticamente il monte ingaggi, oggi ben oltre il limite fissato a 9 milioni di euro. Il club ligure deve rientrare nei parametri entro il 31 luglio, giorno in cui verrà ufficialmente fotografata la situazione salariale delle società.

L’incarico affidato dalla proprietà alla dirigenza è proprio quello di avvicinarsi il più possibile a tale tetto entro fine mese. L’8 agosto prossimo, poi, scatterà un secondo snodo chiave: la società dovrà presentare una fidejussione pari al 40% dell’eccedenza. Senza cessioni entro quella data, dovrà essere lo stesso Tey a dover coprire la differenza, ma questa è un’eventualità che si vuole evitare a tutti i costi.

Normale, quindi, che questi siano giorni assolutamente frenetici nel quartier generale doriano, con profili come Massimo Coda e Gennaro Tutino (proprio i bomber di razza che erano stati acquistati la scorsa estate per portare l’assalto alla Serie  A)  maggiori indiziati alla cessione per via del loro stipendio, fuori dagli attuali parametri del club.

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