Futuro davvero incerto per il re dei bomber All Time del campionato cadetto: sempre più difficile la permanenza a Genova
Il suo lo aveva fatto anche nell’ultimissima gara di una stagione assurda, emozionante, densa di colpi di scena: un’annata che aveva visto la sua squadra retrocedere sul campo in Serie C, una categoria mai disputata nella quasi ottantennale storia del club.

Proprio lui, il bomber specialista in promozioni in Serie A, aveva subìto l’onta di una retrocessione figlia di tanti errori societari, dirigenziali e di campo. Fortunatamente per i tifosi e per il club doriano, è arrivata la Giustizia sportiva a dare una seconda chance alla Sampdoria.
La penalizzazione di 4 punti inflitta al Brescia ha dato ai genovesi una seconda possibilità di salvarsi: sarebbe bastato vincere il doppio Playout con la Salernitana per archiviare con un sospiro di sollievo una stagione da incubo. Missione compiuta, e senza nemmeno tanti patemi, visto che dopo il 2-0 dell’andata ottenuto in un ‘Luigi Ferraris‘ pieno quasi come ai bei tempi, la formazione affidata a Chicco Evani stava replicando quanto ottenuto tra le mura amiche prima che la gara venisse sospesa dall’arbitro per intemperanze dei tifosi locali, consapevoli che lo spettro della C sarebbe stato ormai reale.
L’inevitabile decisione del Giudice sportivo di assegnare lo 0-3 a tavolino a favore del Doria ha forse scontentato Massimo Coda, l’attaccante che era stato preso ad inizio stagione proprio per tentare la scalata in A. Già perché, forte dell’ottava segnatura stagionale realizzata in regular season, e con la quale aveva raggiunto Stefan Schwoch in cima ai bomber più prolifici di sempre in Serie B, l’ex Genoa e Benevento aveva messo il muso avanti a tutti grazie al gol realizzato nella gara di ritorno dell’Arechi. Tutto invalidato. Quello che era stato il 136esimo gol in carriera in cadetteria è stato cancellato dagli almanacchi.
Il futuro di Coda: Avellino alla finestra, la Samp riflette
Al di là della beffarda delusione statistica, l’attaccante di Cava de’ Tirreni deve ancora conoscere il suo futuro. Se non fosse per l’ingaggio da 850mila euro netti l’anno che percepirà fino al 30 giugno del 2026, la Samp terrebbe volentieri l’esperto attaccante, garanzia di gol, leadership e peso offensivo.

La necessità di abbassare il monte ingaggi dopo il fallimento dell’operazione promozione (obiettivo per il quale la dirigenza aveva fatto in attacco il doppio colpo Coda-Tutino), potrebbe avere delle ovvie ripercussioni sull’immediato futuro del re dei bomber.
Secondo quanto riferito dal portale ‘TuttoB.com‘, sarebbe da escludere un addio di Coda in prestito: sia per il contratto in scadenza tra meno di un anno, sia per la riluttanza del club genovese a sostenere, fosse anche parzialmente, lo stipendio annuale dell’attaccante.
Per ora, ma il mercato è ancora molto lungo, il centravanti campano resterà doriano: probabilmente, se di addio si dovesse trattare, bisognerà attendere le ultime giornate estive di scambi per vederlo firmare con un’altra società. Che potrebbe essere l’Avellino, da tempo alla finestra per il veterano della cadetteria.





