La società meneghina riflette sul futuro del suo gioiello, conteso da almeno tre club cadetti: resta viva la pista domestica
Negli ultimi anni il settore giovanile dell’Inter ha dato enormi soddisfazioni alla società, sfornando una quantità e una qualità di talenti seconda forse solo a quanto uscito dal laboratorio Next Gen della Juve, che da ormai 8 anni, anche grazie alla partecipazione al campionato di Serie C con la propria squadra Under 23, ha fornito interessanti elementi anche per la prima squadra bianconera.
Tornando ai discorsi relativi all’ottimo lavoro svolto ad Appiano Gentile dallo staff della Beneamata, giova ricordare che negli ultimi 4 anni l’Inter ha vinto per ben due volte il campionato Primavera.
Dapprima nel 2022 agli ordini di quel Cristian Chivu che poi sarebbe diventato, per circostanze anche casuali, l’allenatore della prima squadra; poi, giusto un paio di mesi fa, ecco la splendida affermazione dei ragazzi di Andrea Zanchetta, capaci di vincere in modo netto e convincente la finale di categoria al cospetto della Fiorentina, che aveva anche il vantaggio di giocare tra le mura amiche del ‘Viola Park’.
Tra i prospetti che si sono maggiormente messi in evidenza nella formazione Under 19 Campione d’italia spiccano i nomi di Giacomo De Pieri, già esordiente in Champions League nello scorso gennaio nel match col Monaco, e Matteo Spinaccè, punta centrale classe 2006 che coi suoi gol ha trascinato i compagni verso le grandi soddisfazioni succitate.
Spinaccé, tre club di Serie B sul bomber: la situazione
Arrivato a Milano nel 2020 dal Pordenone, Spinaccè ha scalato rapidamente le gerarchie del vivaio nerazzurro, segnando 35 gol nelle varie categorie. Anche con la maglia azzurra ha lasciato il segno, collezionando presenze dall’Under 16 all’Under 19 e realizzando 4 reti.
Nella stagione conclusa a maggio è stato protagonista con 11 gol totali: 7 in campionato Primavera e 4 in Youth League, diventando il capocannoniere della squadra. Nonostante giochi sotto età di due anni, Spinaccè si è preso la responsabilità di trascinare la squadra, mostrando personalità e leadership.
Attaccante moderno, capace di alternare il ruolo di finalizzatore a quello di regista offensivo, Matteo ama giocare spalle alla porta, facendo da riferimento per i compagni, ma è anche capace di attaccare la profondità con intelligenza. La freddezza sotto porta e la capacità di leggere le situazioni lo rendono un attaccante davvero completo.
Passato formalmente alla squadra Under 23 dell’Inter, che il prossimo anno disputerà la Serie C, il bomber è già seguito con interesse da almeno tre club cadetti: trattasi di Modena, Padova e Avellino, col club emiliano in netto vantaggio sulla concorrenza per un prestito secco fino a fine anno. Ovviamente resta ancora in piedi l’ipotesi di far iniziare al calciatore la stagione con la formazione Under 23 di Stefano Vecchi, sebbene secondo molti osservatori il ragazzo sia già pronto a ben figurare anche in B.
