Il talentuoso calciatore è in cerca di riscatto dopo le ultime deludenti annate: si punta ad essere protagonisti in Serie A
Quell’etichetta, quella ‘maledetta’ definizione (‘enfant prodige’) che mette addosso tanta responsabilità, ha colpito anche il giovanissimo prodotto delle Giovanili dell’Udinese. Catapultato – forse troppo presto, potremmo dire col senno di poi – nel grande calcio da tale Roberto Mancini, che in veste di CT della nazionale lo fece esordire in maglia azzurra nel novembre 2022 ad appena 16 anni e 8 mesi, quando non aveva che disputato solo una gara in Serie A, Simone Pafundi non ha risposto alle elevatissime attese generate da un’investitura che all’epoca fece scalpore.

Il tecnico di Jesi, a dire il vero, non si è mai pentito di aver lanciato il ragazzo tra i grandi quando ancora faticava, data la giovanissima età, a trovare un posto tra i convocati della domenica nella compagine friulana.
Tutto sommato l’allora CT aveva fatto la stessa cosa con Nicolò Zaniolo, esordiente in maglia azzurra ancor prima di vedere il campo in Serie A: una scommessa che ha pagato i suoi dividendi prima che un’incredibile sequela di infortuni, unita ad un carattere davvero difficile, frenassero il grande talento dell’ex Inter.
Il nativo di Monfalcone, classe 2006, non avrebbe poi avuto grandi occasioni per esprimersi. Quanto meno col suo club, visto che di contro, nelle varie nazionali giovanili, il talento avrebbe trovato lo spazio reclamato dalla rinnovata importanza concessagli in tenerissima età dal ‘Mancio‘.
Pafundi in ritiro con l’Udinese: Serie A nel mirino
Dopo la non troppo felice esperienza in prestito con la maglia del Losanna, in Svizzera, durata un anno esatto – dal gennaio 2024 al gennaio 2025 – l’ex prodigio del calcio italiano è tornato alla casa madre, in Friuli, dove però, nella seconda metà della scorsa stagione, ha accumulato solamente brevi spezzoni di gara per un totale di 107 minuti sul terreno di gioco. Davvero troppo pochi per un giovane che avrebbe bisogno di giocare con continuità per sprigionare il suo talento.

Sotto contratto col club bianconero fino al 30 giugno 2026, Pafundi ha riflettuto a lungo sulla possibilità di accettare un trasferimento in Serie B per poter iniziare una nuova parentesi della sua ancor giovanissima carriera.
Aggregato al ritiro della prima squadra comandata, anche quest’anno, dal tecnico Kosta Runjaic, il giocatore resterà ad Udine solo il tempo di trovare un club di A che voglia davvero puntare su di lui. Il ragazzo, insomma, non gradirebbe alcuna delle anche prestigiose destinazioni della cadetteria (il Palermo di Pippo Inzaghi ha spinto per il suo arrivo), convinto di potersi giocare le sue chances nel massimo campionato. Magari sperando di ritrovare su una panchina il ‘fido’ Mancini…





