Il club brianzolo, fresco di passaggio di proprietà, potrebbe dover dire addio al classe 2001: la neopromossa spinge per averlo subito
Nel giro di appena due anni i tifosi del Monza sono passati dalla speranza di poter rappresentare una sorta di ‘Atalanta del futuro’ a fare i conti con un graduale disimpegno della proprietà, diretta conseguenza della morte di Silvio Berlusconi, giunta proprio alla fine della stagione sportiva 2022/23.

Anche grazie all’ottimo lavoro svolto dal tecnico Raffaele Palladino, le immediate conseguenze della tragica scomparsa del Cavaliere non hanno irrorato i propri effetti nell’immediato: nell’annata successiva il club brianzolo ha infatti ben figurato nella massima serie, anche per via dell’esplosione di talenti di indubbio valore come Andrea Colpani, non a caso ceduto l’estate successiva alla Fiorentina, dove peraltro ha deluso.
Altre partenze eccellenti, unite ad un senso di precarietà che ha iniziato a pervadere l’ambiente, ha poi portato lentamente ma inesorabilmente il club ad una crisi tradottasi con una campagna acquisti assolutamente insoddisfacente e un senso di smobilitazione che nemmeno l’esperienza di Adriano Galliani ha saputo arginare.
I risultati sono (stati) sotto gli occhi di tutti: sul campo è arrivata una retrocessione quasi inevitabile, che nemmeno l’esonero di Alessandro Nesta e la sua successiva richiamata dopo il fallimento dell’esperienza Bocchetti è riuscito ad arginare.
Dulcis in fundo, proprio sul finale della stagione appena conclusa, ecco la definizione di un affare di cui si parlava da tempo: il Monza ha cambiato proprietà. Il gruppo Fininvest è uscito definitivamente di scena, sostituito nelle sue quote di maggioranza dal fondo americano Beckett Layne Ventures, rappresentato in Italia dall’avvocato Mauro Baldissoni, già noto nel mondo del calcio per aver lavorato per anni alla Roma all’epoca della presidenza Pallotta.
Dall’arrivo di un Carboni all’addio di un altro: il Monza cede
Per la verità l’avvento della cordata statunitense dovrebbe rappresentare, quanto meno nelle intenzioni dichiarate, un nuovo ambizioso capitolo nella storia del piccolo club lombardo. La volontà è quella di risalire subito in Serie A, limitandosi ad un solo anno di Purgatorio in cadetteria.

Sul fronte degli acquisti, oltre al rinnovo di contratto del talentuoso attaccante Keita Balde, arrivato nello scorso gennaio e fino a poche settimane fa in scadenza, la dirigenza, di cui fa ancora parte a pieno titolo lo stesso Galliani, oltre alla citata figura di Baldissoni, segue con interesse il possibile ritorno di Franco Carboni, il giocatore ex Inter già visto con la maglia del Monza nella stagione 2023/24.
La brutta notizia, per i sostenitori della compagine biancorossa, è però la sempre più probabile partenza di un altro Carboni, Andrea, il difensore mancino classe 2001 quasi sempre titolare nell’ultima disgraziata stagione dei brianzoli in A. La Cremonese, neopromossa nel massimo campionato, avrebbe infatti messo gli occhi sull’ex Cagliari e Venezia, come riferito da Gianluigi Longari, giornalista di Sportitalia.





