In casa Samp la rocambolesca salvezza ottenuta grazie al Playout non ha cancellato tutti i problemi di una stagione da incubo
La quasi totalità dei tifosi blucerchiati starà pensando – anche legittimamente – che la cosa importante è solo l’aver evitato la retrocessione in Serie C. Una categoria in cui mai, nella sua pur non lunghissima ma gloriosa storia, la Sampdoria non aveva mai militato. L’àncora di salvezza fornita involontariamente dalla Corte Federale, che a campionato già concluso ha penalizzato di 4 punti il Brescia dando una nuova speranza al popolo doriano, è stata prontamente sfruttata dal gruppo squadra.
Dopo aver perfino subito le umiliazioni e gli sfottò della parte rossoblù della città – che a Marassi, nell’ultima gara casalinga dell’anno, aveva festeggiato la retrocessione in C dei rivali cittadini – il Doria è rinato dalle proprie ceneri, vincendo senza troppo penare il caldissimo – in tutti i sensi – doppio confronto con la Salernitana.
Una drammatica doppia sfida tra nobili decadute che ha decretato la discesa in terza categoria dei campani e la rocambolesca salvezza ottenuta da un club che sul campo, dopo la Regular season, era finita in terz’ultima posizione.
L’importanza del traguardo ottenuto, come anticipato nell’incipit, ha fatto passare in secondo piano gli errori e i veleni di un’annata che resta da incubo. Il calore col quale i tifosi blucerchiati hanno sostenuto la squadra in vista di una missione che non si poteva proprio fallire ha travolto tutto, nel bene e nel male. Ma qualche maceria resta. Così come la difficoltà nella ricostruzione di una rosa chiamata a competere per ben altri traguardi nell’imminente nuova stagione.
Sampdoria, crollo nel valore di mercato: rosa impoverita
Come riportato dal portale ‘Transfermarkt.it’ infatti, il valore di mercato della quasi totalità del roster genovese ha subìto un vero e proprio crollo dopo un campionato che, senza l’intervento della giustizia sportiva, aveva di fatto stabilito la discesa in C di una società partita con ambizioni di promozione in Serie A nello scorso agosto.
Ben 22 elementi del parco giocatori hanno visto scendere la loro valutazione, complici anche alcune situazioni legate all’età e alla durata contrattuale dei rispettivi accordi. Il valore complessivo della squadra doriana si attesta oggi a soli 15,65 milioni di euro. Questa cifra colloca la Sampdoria all’ottavo posto in Serie B per valore di mercato, con un distacco abissale da formazioni di vertice come il Venezia, che sebbene appena retrocesso, vanta in rosa elementi per una cifra totale di 70 milioni.
Il crollo registrato impone delle riflessioni e delle scelte in qualche modo obbligate. Il presidente Manfredi, che ha scelto Massimo Donati come condottiero deputato ad aprire una nuova era, dovrà affrontare la sfida di valorizzare il patrimonio umano a disposizione. Questo significa non solo cercare nuovi talenti, preferibilmente giovani, a costi contenuti, ma anche e soprattutto rigenerare i calciatori che hanno perso valore, restituendo loro fiducia e motivazione.
