Sampdoria senza pace: “Mi hanno fatto fuori”

Il club ligure, reduce dalla rocambolesca salvezza maturata dopo il Playout, fa i conti col dente avvelenato dell’ex: parole di fuoco

È successo di tutto, ma veramente la qualunque, nella selvaggia annata di uno dei club più blasonati dello scorso campionato cadetto. Partita con l’ambizione di tornare in Serie A dopo la delusione della sconfitta al primo turno dei Playoff maturata l’anno prima sul campo del Palermo, la Sampdoria si era affidata ancora ad Andrea Pirlo per coltivare il sogno di un rapido ritorno nel massimo campionato.

Giocatori della Sampdoria in quel di Salerno
Sampdoria senza pace: “Mi hanno fatto fuori” (LaPresse) – SerieBnews.com

Sono però bastate solamente tre partite, quelle in cui la squadra ha raccolto appena un punto, per il primo strappo di una stagione che si sarebbe presto trasformata in un vero e proprio incubo per il popolo blucerchiato. L’esonero del campione del mondo ha di fatto dato il via ad una serie di errori che avrebbe poi portato la dirigenza ad esonerare anche il successore Andrea Sottil, licenziato dopo non esser riuscito a raddrizzare una barca incapace di resistere alla corrente della zona retrocessione.

Purtroppo per i tanti tifosi del Doria che speravano di non dover vivere l’incubo di una possibile discesa nell’inferno della Serie B, anche il lavoro del successore Leonardo Semplici non è stato accompagnato da successo. Per le ultime gare di campionato ecco che allora la società si è affidata alla coppia Evani-Lombardo: due vecchie glorie blucerchiate che avrebbero dovuto condurre la squadra alla salvezza.

La missione, relativamente all’esito del campo, è però fallita. Ma un inaspettato colpo di scena avrebbe dato una seconda possibilità allo storico club. La penalizzazione inflitta al Brescia ha infatti ridisegnato la classifica, consentendo alla Samp di giocarsi la permanenza in B nel doppio drammatico spareggio contro la Salernitana.

Silvestri al veleno contro la Samp: parole di fuoco

Il resto è storia recente: vincendo nettamente la sfida coi campani, la Samp è riuscita ad evitare la retrocessione in quella Serie C che mai ha conosciuto in tutta la sua storia. Un glorioso viaggio iniziato nel 1946 e foriero anche di uno Scudetto nell’anno di grazia 1990/91. Nonostante il buon esito di un’annata davvero da incubo, è difficile cancellare i tanti errori fatti sia nei troppi avvicendamenti in panchina, sia nelle decisioni prese sul mercato con qualche giocatore.

Marco Silvestri con la maglia della Sampdoria
Silvestri al veleno contro la Samp: parole di fuoco (LaPresse) – SerieBnews.com

Uno di questi, il portiere Marco Silvestri, è stato infatti ceduto bruscamente all’Empoli nella sessione invernale di gennaio, alla quale l’estremo difensore si era affacciato con soli altri 6 mesi di contratto col club ligure.

Rimasto svincolato dopo l’esperienza coi toscani, il 34enne ha raccontato le scabrose vicissitudini dei suoi ultimi mesi a Genova.

“Un campionato non al top può capitare, ma da lì a pensare che sono finito ce ne corre. Sto meglio ora a 34 anni di qualche stagione fa, quando tra Verona e Udinese venivo considerato uno dei migliori portieri della Serie A. Forse qualcuno adesso si è dimenticato di me dopo la retrocessione con l’Empoli, ma sarà uno stimolo in più. Voglio zittire critici e scettici che pensano io sia bollito”, ha esordito il portiere ai microfoni di ‘Tuttosport‘.

Mi volevano Monza e Cagliari, ma l’Udinese chiedeva soldi per liberarmi e così sono andato l’ultimo giorno alla Samp. Lì non c’è stata chiarezza da parte loro: rientravo dall’operazione al polpaccio e dovevo ancora recuperare, invece mi hanno buttato subito nella mischia senza che avessi recuperato completamente. Facciamo comunque una striscia di risultati positivi, dopo la quale vengo lasciato fuori, nonostante contro il Palermo fossi stato eletto migliore in campo. Sono stato trattato male: così ho deciso di andare via e a gennaio ho firmato con l’Empoli“, ha concluso l’estremo difensore.

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