Colpo durissimo per la Sampdoria, può precipitare di nuovo nel baratro: rischio enorme, cosa sta succedendo
Il tempo dei festeggiamenti in casa Sampdoria è durato ben poco. Un po’ perché, in fin dei conti, c’è poco da festeggiare per una squadra salvata solo dai guai altrui al termine di una stagione che era partita con ben altre aspettative. Un po’ perché i problemi per il popolo blucerchiato non sarebbero ancora finiti. A poche settimane dal playout salvezza, è arrivata infatti una mazzata che nessuno si aspettava.

Dalle stelle alle stalle, si potrebbe dire: il rischio di finire nuovamente nel baratro è dietro l’angolo per la Sampdoria. C’è infatti una scadenza in arrivo che potrebbe cambiare completamente il futuro del club blucerchiato. Non dovesse la società riuscire ad adempiere a quanto richiesto, potrebbe infatti finire ancora nei guai, e stavolta difficilmente potrebbe cavarsela come fatto dopo la retrocessione dello scorso maggio.
Questione di giorni e si saprà quale sarà il destino della Samp, ma una cosa è certa: mai come in questo momento i tifosi devono affidarsi al lavoro della dirigenza, confidando che gli errori del passato possano essere serviti in qualche modo da lezione a un club storico e che dovrebbe puntare a ben altri traguardi che non una salvezza risicata.
Sampdoria, brutto colpo dopo la festa: scadenza in arrivo, il club blucerchiato rischia grosso
Ma cosa sta succedendo di così allarmante in casa Doria? Semplicemente c’è un grave problema di costi. Stando a quanto riferito da Il Secolo XIX, la società deve lavorare per rientrare nel salary cup imposto dalla Serie B, un tetto degli ingaggi dei tesserati che non può superare i 9 milioni di euro complessivi.
Considerando che in questa somma non rientrano solo gli stipendi, ma anche incentivi e bonus, è chiaro che la situazione sia tutto meno che semplice per la dirigenza. Lo sa bene Matteo Manfredi, che avrebbe già affidato al direttore sportivo Andrea Mancini il compito di risolvere la situazione entro la prima scadenza, fissata al 31 luglio.

Ma cosa succederebbe davvero in caso il ds non riuscisse a rientrare nel tetto previsto? Per ogni euro eccedente, l’investitore dovrebbe coprire il 40% tramite fideiussione. Una cosa non impossibile ma comunque fastidiosa, considerando soprattutto quanto in questo momento l’investitore principale in casa Samp, Joseph Tey, si stia mantenendo lontano da Genova e da una situazione piuttosto ingarbugliata.
Oltre a questo problema, c’è però un altro macigno che pesa sulle sorti del Doria: entro la stessa data, il 31 luglio, Manfredi sarà infatti chiamato a versare 6 milioni di stipendi e i bonus della stagione appena conclusa, cui si aggiungono circa 9 milioni per saldire o garantire debiti legate a vecchie operazioni.
Insomma, la situazione è tutto meno che tranquilla. Al momento non ci sarebbe il rischio di una mancata iscrizione della squadra al prossimo campionato, ma resta vivo quello di una possibile penalizzazione. E non sarebbe certo il massimo per un club che, il prossimo anno, dovrebbe puntare con forza alla promozione in Serie A.