L’attaccante napoletano, reduce da un infortunio che lo ha tenuto fermo da gennaio, è pronto per una ‘vecchia’ nuova sfida
Era reduce da una stagione da 20 gol in 35 partite. Un’annata che, tra mille difficoltà della sua squadra, era stata coronata dal raggiungimento dell’obiettivo designato, soprattutto grazie alla sua straordinaria prolificità sotto porta.

Un bottino personale di tutto rispetto, che gli era valso la chiamata della nobile decaduta decisa, dopo la precoce eliminazione al primo turno dei Playoff maturata l’anno prima, a riprendersi il palcoscenico di quella Serie A che ormai da anni era stata l’habitat naturale della gloriosa società ligure. Tutto era sembrato logico, coerente, e anche destinato al successo.
La possibilità, poi, di fare coppia in attacco con tale Massimo Coda – uno che poi avrebbe raggiunto, durante il campionato 2024/25, il titolo di miglior cannoniere All Time della storia della Serie B – era sembrata un’assoluta garanzia sia per la Sampdoria, il club che aveva messo insieme i due bomber, sia per Gennaro Tutino, chiamato a confermarsi dopo la suddetta prolifica stagione tra le fila del Cosenza. Macché. In pochi avrebbero scommesso su una stagione da incubo sia per il club ligure che per il napoletano classe ’96.
Tutino ritrova Caserta: ritorno in Puglia dopo 9 anni
5 gol, realizzati tutti prima di dicembre 2024, e un infortunio al malleolo che lo ha tenuto fermo ai box dal 17 gennaio 2025 fino a fine campionato. Saltando di netto le ultime 16 partite, a cui vanno aggiunte le due, drammatiche per importanza, che avrebbero poi deciso la permanenza della Sampdoria in Serie B dopo lo spareggio con la Salernitana.

Al di là dello sfortunato infortunio rimediato dopo appena 12′ della sfida col Cesena di metà gennaio, lo score di Tutino era stato insufficiente nel girone d’andata. Penalizzato oltremodo dalla disastrosa stagione dei blucerchiati che, giova ricordarla, sarebbero anche retrocessi in C sul campo se non fosse intervenuta la Procura Federale con la penalizzazione di 4 punti al Brescia, l’attaccante nativo di Napoli non ha giustificato l’oneroso investimento di 2,5 milioni fatto dal Doria giusto un anno fa.
La citata permanenza in cadetteria del club genovese non ha cambiato una decisione che era nell’aria anche prima della turbolenta post season del Doria: Tutino sarà ceduto, finendo in anticipo la sua esperienza alla Samp nonostante un contratto valido fino al 30 giugno del 2028.
Sul giocatore sarebbe già vivo l’interesse del Bari, altro club che il prossimo anno punta con decisione a riconquistare la Serie A, forte dell’arrivo in panchina, al posto di Moreno Longo, di Fabio Caserta. Proprio il tecnico con cui, per buona parte dell’annata 2023/24, lo stesso Tutino aveva già lavorato con grande profitto in Calabria.
Un nuovo matrimonio, questo, che non è ancora ufficiale ma che già stimola la fantasia dei sempre caldi tifosi pugliesi, che con la solita passione proveranno a spingere la squadra verso quel sogno chiamato Serie A.