La leggenda giallorossa, ancora in cerca di una sistemazione dopo l’esonero dello scorso settembre, potrebbe ricominciare dalla B
A Roma l’eco del suo clamoroso allontanamento si è placata da relativamente poco tempo. Le modalità, e la decisione stessa, di licenziare Daniele De Rossi dopo appena 4 giornate di campionato ha avvelenato la piazza giallorossa almeno fino all’avvento di Claudio Ranieri, altro romano e romanista DOC ovviamente graditissimo ai tifosi della Lupa.

Dopo aver rilevato José Mourinho alla guida della panchina della Roma nel gennaio del 2024 – anche l’allontanamento dello Special One era stato vissuto in modo traumatico dall’ambiente – il nativo di Ostia Lido aveva condotto la squadra in Europa con un campionato finito un po’ col fiato corto a causa del doppio impegno Serie A- Europa League.
Spintosi, alla sua prima esperienza da allenatore alla guida di una squadra iscritta alle Coppe, fino alle semifinali della competizione, DDR avrebbe firmato, nell’estate successiva, un triennale grazie a cui avrebbe potuto costruire con tutta calma, con una professionalità già emersa nel primo semestre, la sua creatura. Per (ri)portarla ai massimi vertici del calcio italiano.
La storia, come noto, ha poi detto altro. L’inaspettato esonero dopo appena 4 giornate della stagione appena conclusa ha traumatizzato l’ex centrocampista della Roma, rimasto senza occupazione fino alla fine dell’annata.
Il vice di Mourinho sulla strada di De Rossi: la situazione
Accostato tanto a club di Liga, quanto di Premier (ad un certo punto sembrava fatta per il suo approdo a Wolverhampton per la stagione 2025/26) e a club sauditi, l’idolo della parte più calda del tifo giallorosso ha flirtato anche con la Fiorentina subito dopo le clamorose dimissioni di Raffaele Palladino.

Alla fine i toscani hanno optato per il romantico ritorno in panchina di Stefano Pioli, col giovane mister romano ancora in cerca di uno stimolante progetto da sposare.
La complicata situazione della Sampdoria, prima retrocessa sul campo, poi salva grazie alla penalizzazione del Brescia e poi ufficialmente nella nuova Serie B del prossimo anno dopo il Playout contro la Salernitana, ha fatto emergere in modo insistente la possibilità che De Rossi ricominciasse nello stesso stadio (ma coi colori opposti) che aveva visto la sua ultima apparizione in panchina alla guida della Roma.
Il giovane tecnico deve guardarsi dalla concorrenza di colleghi come Vanoli, Pecchia, dallo stesso Evani (che potrebbe restare a Genova dopo aver condotto il club ligure in salvo) ma anche da Salvatore Foti, il sanguigno vice di Mourinho sia nell’avventura dello Special One a Roma che in quella in Turchia, al comando del Fenerbahce. Ma ci sarebbe un altro ostacolo al possibile matrimonio De Rossi-Sampdoria per l’imminente nuova stagione.
Come rivelato dall’esperto di mercato Nicolò Schira, Il DS della Sampdoria Andrea Mancini avrebbe già incontrato Daniele De Rossi negli ultimi giorni ma, avendo il tecnico un contratto con la Roma fino al 2027 (a 3,2 milioni a stagione), lo stesso è obbligato a firmare la risoluzione dello stesso e tagliare il suo stipendio prima di poter realisticamente pensare di essere assunto dal Doria.