L’ex enfant prodige del calcio italiano, reduce da una stagione con scarsissimo minutaggio, è pronto all’avventura in B
“Per me questo è un mistero del calcio. Non riesco a capire come possa non giocare in Serie A. E l’ho visto da vicino più volte. Ma ce ne sono anche altri, però se non li metti in campo come fanno a migliorare? Un giovane deve giocare, stare fuori, giocare di nuovo, ma poi arriva il momento della cosa più importante: deve poter sbagliare“. Parole e musica di Roberto Mancini, ex CT della Nazionale, colui che fece esordire Simone Pafundi, il protagonista delle sue parole, alla giovanissima età di 16 anni e 8 mesi.

Poi, come spesso purtroppo capita ai giovani talenti che, in un modo o nell’altro, spariscono quasi subito dalle rotazioni delle prime squadre in cui si erano messi in luce ancora da minorenni, il talento è stato soffocato. Senza dover necessariamente escludere un fisiologico calo nelle prestazioni del ragazzo nativo di Monfalcone, forse esploso con troppo anticipo in relazione alla sua giovanissima età, Pafundi è sparito dai palcoscenici che contano. Al punto tale che l’IUdinese, il club al quale è ancora legato da un contratto in scadenza a giugno 2026, lo ha dirottato in prestito da gennaio 2024 a gennaio 2025.
Pafundi, nuova avventura in Serie B: lo vuole il Palermo
L’esperienza al Losanna – 20 presenze totali in un anno solare, con una sola marcatura all’attivo – non è stata certo positiva per il folletto mancino. Tornato alla base all’alba del 2025, con un’Udinese che in generale aveva già dato il meglio di sé all’interno di un campionato davvero tranquillo per i bianconeri, Pafundi ha messo piede in campo per soli 107′, spalmati su 9 gettoni. Risultano ora molto più chiare e comprensibili le citate parole del CT Campione d’Europa ad Euro 2020.

Come riportato dal portale ‘TuttoB.com‘, che aggiorna puntualmente sui movimenti di mercato dei club cadetti, il nuovo Palermo di Pippo Inzaghi starebbe pensando seriamente a Pafundi come talento da valorizzare all’interno di un progetto tecnico chiaro e definito. L’allenatore artefice della promozione in B del Pisa ha già mostrato di avere le idee chiare: è stata stilata infatti una lista di calciatori poco funzionali al suo disegno tattico.
Elementi che, guarda caso, se ceduti lascerebbero un vuoto proprio sulla tre quarti. Uno spazio che potrebbe essere occupato dal talento goriziano, che arriverebbe con la formula del prestito per rilanciarsi da protagonista in una realtà che punta con decisione al massimo palcoscenico del calcio italiano.