L’annuncio sui playout in Serie B rischia di ribaltare di nuovo tutto lo scenario: ora lo spareggio salvezza è di nuovo in pericolo.
La Serie B sta vivendo settimane di grande caos. La sentenza del Tribunale Federale Nazionale ha ribaltato la classifica: il Brescia è stato penalizzato di 4 punti per irregolarità sui versamenti fiscali e di conseguenza condannato alla retrocessione in Serie C. In questo modo il Frosinone è salvo senza passare per il playout: saranno Salernitana e Sampdoria a giocarsi lo spareggio salvezza.

Le date previste sono domenica 15 giugno (gara di andata) e venerdì 20 giugno (ritorno). Tuttavia la disputa dei playout è ancora in bilico: uno dei due club interessati ha infatti deciso di portare avanti fino alla fine la propria battaglia. Si tratta della Salernitana, pronta a presentare un’azione legale presso il Tribunale Federale Nazionale con l’obiettivo di bloccare i playout.
Come riportato dal quotidiano Il Mattino, infatti, la Salernitana è intenzionata ad arrivare fin davanti al TAR per far valere le proprie ragioni. Il club campano, sempre stando a quanto riportato dal Mattino, ritiene che il presidente della Lega B, Mauro Balata, non avrebbe avuto il potere di rinviare le partite senza fissare una nuova data, ma solo di posticiparle in modo definito.
Altra bordata in Serie B: playout a rischio, cosa succede
Il riferimento è chiaramente al playout tra Salernitana e Frosinone, ovvero ciò che era emerso dalla classifica finale di Serie B prima del caso Brescia che ha stravolto completamente la situazione. Al momento del rinvio del playout, ribadisce la Salernitana, non era stato aperto alcun procedimento disciplinare formale contro il Brescia e non erano stati disposti nemmeno deferimenti a carico delle Rondinelle.

Per questo la società di Danilo Iervolino continua a chiedere che vengano bloccati i playout ed è pronta a giocarsi ogni carta. L’impressione è che alla fine i playout si giocheranno regolarmente nelle date indicate ma tutto può ancora succedere. Un’estate caldissima in Serie B, l’ennesima di un calcio italiano che troppo spesso si ritrova a dover fare i conti con classifiche totalmente riviste dalle decisioni della giustizia sportiva.
Nel frattempo il Brescia ha deciso di non presentare ricorso in merito alla penalizzazione che ha costretto le Rondinelle alla retrocessione in C. Categoria che oltretutto i lombardi rischiano di non fare dopo che il presidente Cellino non ha pagato stipendi, contributi e ritenute.