Non c’è pace per la Serie B ma almeno c’è la data: la classifica rischia di essere riscritta di nuovo. Ecco tutti i particolari
La Cremonese vincendo in casa dello Spezia per 3-2 il return match della finale play off, dopo il pareggio a reti bianche all’andata allo ‘Zini’ di Cremona, ha conquistato la promozione in Serie A facendo così compagnia al Sassuolo e al Pisa che l’hanno ottenuta direttamente.

Se, dunque, in vetta sono stati emessi tutti i verdetti, in coda è sempre più caos dopo la sentenza di primo grado del Tfn che ha retrocesso il Brescia in serie C salvando il Frosinone e resuscitando la Sampdoria, avversaria della Salernitana nel play out.
Ma i guai per il club lombardo non sono finiti visto che per la società del Presidente Massimo Cellino è una vera e propria corsa contro il tempo per il passaggio di proprietà e per scongiurare la cancellazione delle Rondinelle dal calcio professionistico, il che riscriverebbe di nuovo la classifica dell’ultimo campionato di Serie B.
Serie B, ecco cosa succederebbe se il Brescia fallisse
La deadline è il 6 giugno: entro questa data il club lombardo dovrà essere in regola con il pagamento degli stipendi dell’ultima semestrale e al momento non è certo che avvenga, anzi tutt’altro visto che, secondo quanto fatto filtrare dall’Ad del Brescia, Edoardo Cellino, le casse societarie sono vuote.
Non a caso, prima della penalizzazione era in corso una trattativa per il trasferimento della proprietà del Brescia da Massimo Cellino ad Andrea Radrizzani che già lo ha sostituito sulla tolda di comando del club inglese del Leeds, poi il terremoto giudiziario ha messo tutto in stand by. Il Brescia, dunque, ha bisogno di un ‘salvatore della patria’, di qualcuno che immetta denaro fresco in brevissimo tempo acquisendone la proprietà per non rendere vani gli sforzi per salvarlo.

Ebbene, l’eventuale fallimento del Brescia si ripercuoterebbe sulla vicenda giudiziaria che ha terremotato la Serie B dal momento che automaticamente decadrebbero i ricorsi e con essi ogni ipotesi di Serie B allargata per bypassare il problema del prolungarsi dei tempi. Non solo. Non sarebbe nemmeno escluso un anticipo del play out tra la Sampdoria e la Salernitana rispetto alle date, il 15 giugno (andata a Genova) e il 20 giugno (ritorno a Salerno), ventilate dalla Figc.
Resterebbe pendente solo il ricorso inoltrato al Collegio di Garanzia del Coni dalla Salernitana contro il rinvio del play out con il Frosinone, con la relativa discussione che è in calendario per il 10 giugno. Dunque, ancora pochi giorni e ne sapremo di più anche se l’ipotesi del playout Salernitana-Sampdoria appare al momento quella più percorribile e quella giuridicamente più fondata.