L’Inter in mezzo ad un mare di guai dopo la sconfitta in finale di Champions: ora serve una parziale rivoluzione per rimettere in piedi il giocattolo rotto
Beppe Marotta ha dovuto incassare il secondo dispiacere nell’ultimo atto, come avvenuto due anni fa con il Manchester City. La posizione di Inzaghi resta in bilico e dipenderà dalla sua decisione. Nel frattempo si pensa agli investimenti da fare e ad un colpo dalla Serie B.
Tutti si aspettavano un altro finale per questa stagione in casa nerazzurra. La sofferenza è stata davvero tanta nel vedere un PSG così superiore nel gioco e nella tecnica. Se nel 2023 il Manchester City aveva sofferto molto per portare a casa la Champions League, con uno striminzito 1-0 frutto del gol di Rodri e degli errori di Lukaku, gli uomini di Luis Enrique sono andati ben oltre. Vittoria larghissima, lo scarto più grande mai registrato da quando esiste la Champions League, con i giovani terribili del tecnico spagnolo a fare un sol boccone della vecchia difesa nerazzurra.
Doué è un fenomeno già consolidato, anche se del 2005 e come lui i vari Vitinha, Neves, Barcolà, Dembelé e Kvara. Sicuramente Inzaghi poteva far meglio nella gestione e nell’atteggiamento, ma la sensazione è che non ci sarebbe stata partita in nessun caso, in nessun modo.
Dalla finale di Monaco sono arrivati però anche degli spunti da seguire per il futuro. Il diktat di Oaktree è quello di ringiovanire la rosa, puntare sui ragazzi del vivaio e su altri reperiti tramite lo scouting, per creare valore e aprire un nuovo ciclo. A proposito di giovani e di nuovo ciclo, uno di quelli che farà ritorno ad Appiano Gentile è Francesco Pio Esposito. Il bomber dello Spezia, sfortunato nella finale play-off con la Cremonese, non è riuscito a trascinare i suoi in Serie A. Alla fine dell’anno chiude con 39 presenze, 19 gol, davvero non male per un classe 2005.
Per fisico e tecnica può essere il futuro attaccante della Nazionale e infatti Spalletti lo osserva da vicino, gustandoselo nell’Under21, dove già è un protagonista sotto età. Lui e Camarda sono la linea verde del calcio azzurro e per questo Marotta non vuole perdere l’occasione di puntare su di lui, dandogli almeno la possibilità di svolgere il ritiro con la prima squadra. Vedremo se poi Inzaghi (o chi per esso) deciderà di puntare su Esposito per tutto il corso della stagione.
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