La classifica di Serie B è stata ribaltata in un attimo: cambia di nuovo tutto, la sentenza è già stata scritta
Com’era lecito aspettarsi, nella giornata di giovedì è arrivata la pesante sentenza da parte del Tribunale Federale Nazionale che ha inflitto un totale di 8 punti di penalizzazione al Brescia per violazione di natura amministrativa

Le Rondinelle sono state penalizzate di 4 punti nell’attuale classifica di Serie B ed hanno subito altri 4 punti di penalizzazione da scontare nella prossima stagione dove dovrebbero giocare in Serie C. La penalizzazione ha fatto precipitare il Brescia al terzultimo posto, salvando di fatto il Frosinone e cambiando del tutto il play-out che vedrà ora la Sampdoria affrontare la Salernitana per restare in serie cadetta.
Il condizionale in questo caso è però d’obbligo perché il Brescia ha già annunciato il proprio ricorso ed una nuova sentenza è attesa tra il 10 ed il 12 giugno, cosa che farà slittare ulteriormente il play-out. Fino a giugno inoltrato, quindi, non sapremo ancora da quali e soprattutto da quante squadre sarà composta la Serie B che è ora nel caos più totale come spesso accade in Italia.
Tuttavia, il presidente delle Rondinelle Massimo Cellino non è apparso per niente fiducioso sul ricorso presentato alla Corte d’Appello, lasciando tutti i suoi tifosi senza parole per quella che è una resa clamorosa.
Brescia, Cellino pessimista sul ricorso: l’annuncio del presidente gela i tifosi
Il Brescia ha ancora la possibilità di salvarsi dalla retrocessione in Serie C qualora il suo ricorso alla Corte d’Appello venisse accolto, ma il presidente Massimo Cellino è molto pessimista in proposito. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, il numero uno delle Rondinelle si è detto sicuro del fatto che non permetteranno al Brescia di salvarsi, ammettendo di essere preoccupato per l’atteggiamento avuto dal presidente federale Gabriele Gravina.

Cellino ha gelato tutti i suoi tifosi, annunciando di avere le prove per salvare il Brescia, ma sarà difficile evitare ciò che ritiene inevitabile: “Sono stato truffato, la sentenza è già scritta: sento di non poter dimostrare che ho ragione. Questa è un’ingiustizia sportiva” ha dichiarato senza troppi giri di parole, sottolineando come il calcio odierno sia sporco ed abbia perso credibilità.
Parole durissime quelle del presidente del Brescia che ha poi ammesso che avrebbe preferito morire piuttosto che subire una cosa del genere. Sul campo, le Rondinelle si erano meritate la salvezza, ma ancora una volta sono i tribunali a decidere le classifiche dei nostri campionati, come accaduto anche in Serie A un paio di stagioni fa per il caso plusvalenze che coinvolse la Juventus. Episodi che non fanno per niente bene al nostro calcio, eppure continuano a ripetersi senza che nessuno faccia nulla per evitarlo.