La Juventus dovrà pensare al ricorso dopo il -15 inflitto in classifica per il caso plusvalenze: c’è un altro club che rischia
Il club bianconero ormai è al lavoro da mesi per concentrarsi sulle numerose inchieste in cui è stata coinvolta: dal caso plusvalenze alla manovra stipendi con l’accusa di falso in bilancio. Momento delicato così per la Juventus che dovrà pensare a difendersi optando anche per vari ricorsi per sperare ancora nella propria innocenza.
Dopo la Juventus, anche Barcellona e Valencia in Spagna potrebbero rischiare per presunti reati di falso in bilancio per risanare i propri conti evitando perdite enormi. Così come svelato dal portale spagnolo “El Confidencial” ci sono ben 22 operazioni nel mirino che coinvolgono, in primo luogo, anche il Valencia di Peter Lim soprattutto per lo scambio messo a punto Neto-Cillessen nell’estate del 2019.
Valencia, l’accusa nei confronti del presidente Peter Liam
Al momento in Spagna non ci sono state sanzioni ufficiali, ma qualcosa potrà accadere a breve. Come rivelato da “El Confidencial”l ‘ex vicepresidente del Valencia, Miguel Zorío, ha accusato Peter Lim, Amadeo Salvo, Layhonn, Anil Murthy, Jorge Mendes e il resto delle persone coinvolte di aver commesso un reato di falso in bilancio per lo scambio tra Neto e Cillessen con il Barça, così come altri reati di amministrazione iniqua, corruzione tra privati e appropriazione indebita.
Poco prima della chiusura dei conti, nel giugno 2019, è avvenuta la cessione di Cillessen per 35 milioni di euro e l’acquisto di Neto per 26 milioni di euro più nove variabili. Cillessen era soltanto il vice di ter Stegen, ma dopo quest’operazione entrambi i portieri sono risultati tra i 10 più cari della storia del calcio. In poco tempo tutto può cambiare con l’ipotetica retrocessione anche in Serie B visto che non tornano i conti anche in Liga spagnola.
