Se non vince se ne va, altra panchina a rischio

Il campionato di Serie B è uno dei più competitivi in Europa e questo vale anche per gli allenatori, chiamati a portare risultati importanti

In questa stagione sono state già molte le panchine che hanno visto cambiare allenatore. Basti pensare a Lucarelli, Javorcic, Dionigi, Venturato e Baldini, senza dimenticare Maran che è stato esonerato dal Pisa, rinato grazie alla mano di D’Angelo.

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Il campionato cadetto richiede grandi risultati e in breve tempo, ancor più che in Serie A e non c’è molto margine d’errore, sia per chi vuole la promozione, sia per chi è in cerca della salvezza dalla retrocessione in C. Prima della sosta potrebbe saltare un’altro panchina.

Pecchia sotto osservazione, serve la scossa

Il Parma è sicuramente una di quelle società che punta al ritorno in Serie A in tempi stretti e i ducali, attualmente in sesta posizione, sono a 10 lunghezze dal Frosinone, primo in classifica.

Pecchia sotto osservazione
Fabio Pecchia ©LaPresse

Di certo non si può dire che il Parma stia andando malissimo, ma la dirigenza vuole continuità e, soprattutto, una scossa che possa innescare la scalata alla promozione diretta nella massima serie. Fabio Pecchia gode ancora della fiducia del patron, ma le 3 sconfitte nelle ultime 5 partite (4 nelle ultime 7) non sono piaciute. I ducali hanno bisogno di una scossa prima della sosta e per farlo non sarà ammesso un risultato diverso dalla vittoria nella sfida di Santo Stefano contro il Venezia. Arrivato a giugno del 2022, Fabio Pecchia ha un contratto fino al 2024, ma molto dipenderà, per l’appunto, dalla piega che prenderà il cammino verso la promozione in Serie A.