Il grande dolore di Patrice Evra | Non tutti lo sanno

Patrice Evra è stato uno dei terzini sinistri più forti della storia, ma anche lui ha attraversato un periodo non facile anche se non tutti lo sanno. Andiamo a scoprire quando e come.

Terzino sinistro di grande intelligenza tattica ha vestito le maglie di club prestigiosi come Manchester United e Juventus riuscendo a dimostrare di essere calciatore di grande personalità e professionalità.

Patrice Evra
Patrice Evra (Ansa)

Non è stato però sempre tutto rosa e fiori. Cresciuto nel vivaio del Paris Saint German fu portato in Italia nel 1998 dal Marsala dopo essere stato puntato dalla Primavera del Torino. A raccontare l’avventura fu lui stesso: “Ho i ricordi più belli lì, quando sono arrivato ero un ragazzino di 17 anni e mi sono sentito in famiglia. Mi sono tuffato così nel calcio professionistico”. L’anno successivo fu acquistato dal Monza per 250mila euro.

In Serie B con i biancorossi giocò solo tre volte poi chiamato in Francia per giocare col Nizza dopo che aveva davvero avuto poche chance con i brianzoli. La scelta fu dunque quella di andare a giocare con continuità dimostrandosi ragazzo di grande forza mentale in grado poi di esplodere col Monaco, il resto della storia la conosciamo tutti.

Non fu però per lui facile affrontare la delusione di quello che a Monza, dopo buonissime premesse, era stato un vero e proprio fallimento. Nonostante questo si è guadagnato grandi soddisfazioni salendo anche sul tetto d’Europa da protagonista.

Patrice Evra e la sua avventura in bianconero

Patrice Evra condivide anche una bella storia di campo con la Vecchia Signora. Il terzino francese ha infatti vestito la maglia della Juventus riuscendo a legare tantissimo con l’ambiente anche se solo in due stagioni e mezzo dopo che in precedenza aveva scritto pagine importanti in otto e anni e mezzo coi Red Devils.

A Torino lo ricordano per la personalità che trascinò la prima Juventus di Max Allegri addirittura in finale di Champions League poi persa col Barcellona. Giocatore dotato di grande personalità viene ricordato anche per una famosa palla non spazzata che costò ai bianconeri la qualificazione ai quarti di finale della competizione a un passo dall’aver eliminato il Bayern Monaco.

Patrice Evra
Patrice Evra (Ansa)

Oggi Pat si è un po’ allontanato dal rettangolo verde di gioco ma ha dimostrato di provare ancora grande affetto per la Juventus con tantissimi video sui social network indirizzati ai suoi vecchi tifosi e per la gente che l’ha sempre sostenuto in una carriera piena di grandissime soddisfazioni.