Faticanti il predestinato: piace in A e in B, ma per la Roma il suo futuro è solo a Trigoria

Il giovane gioiellino su cui la Mou vorrebbe puntare, sulla scia delle vecchie glorie giallorosse 

La maglia numero 16 sulle spalle, l’omaggio a Daniele De Rossi nel cui ruolo in campo si rispecchia, l’esperienza in Portogallo con la prima squadra, sotto lo sguardo di José Mourinho. Ci vogliono la testa e l’equilibrio di Giacomo Faticanti per vivere questo percorso da piccolo “grande” calciatore di bellissime speranze senza perdere i riferimenti che servono per non uscire di strada. Tra i 2004 il suo nome è nella lista dei giovani più interessanti in Europa e non da adesso. Una responsabilità che il ragazzo gestisce bene, senza montarsi la testa.

Giacomo Faticanti ©LaPresse

Cuore romanista, Faticanti ha cominciato a giocare nel Sora da piccolo e poi è passato a Frosinone. Fino a che non lo ha puntato la Roma e se lo è portato a Trigoria. La società giallorossa ha una forte tradizione in fatto di costruzione in casa dei giovani talenti. E Faticanti è uno di quelli su cui sta dando la sensazione di voler investire tanto in prospettiva futura. Ha firmato da poco il rinnovo di contratto e il responsabile del settore giovanile giallorosso Vincenzo Vergine ha parlato così di lui: «Giacomo incarna quei valori su cui la Roma fonda il suo progetto futuro».

Parole importanti dentro cui leggere un percorso che potrà accompagnare il giovane centrocampista, sempre protagonista anche con le maglie azzurre delle nazionali giovanili. A Tiago Pinto Faticanti piace moltissimo e lo ha detto anche pubblicamente. Con lui e Bove la Roma può sentirsi garantita al futuro sulla linea mediana e questo doppio binario a Trigoria è legge: vanno bene, benissimo, i campioni fatti, ma guai a smettere di costruirseli in casa. E la percezione che il 2004 emulo di De Rossi possa diventare giocatore anche di statura internazionale è forte anche nella considerazione degli addetti ai lavori.

Tanta gavetta in casa, poi il decollo in Prima Squadra: il piano della Roma per Faticanti

Giacomo Faticanti ©LaPresse

Adesso si è legato alla Roma fino al 2026, ci sono molte società di A, per non parlare della B, che hanno scritto il suo nome sul loro taccuino ma c’è molta circospezione nell’accostarsi alla Roma, proprio perché la considerazione che a Trigoria nutrono per il ragazzo è nota, quindi l’intenzione di farlo uscire a giocare per adesso è stata soffocata dall’idea ferma di costruirgli un progetto in casa per portarlo in pianta stabile in prima squadra e poi vederlo decollare. Magari proprio come quel numero 16 (per la verità all’epoca aveva il 26 sulle spalle) che un altro guru delle panchine, Fabio Capello, fece esordire il 30 ottobre 2001 in Champions League, contro l’Anderlecht, all’Olimpico. Da Daniele De Rossi a Giacomo Faticanti vent’anni dopo, sarebbe una favola straordinaria.