Il gioiello classe 2004 arrivato in estate alla Continassa è stato già messo nel mirino da alcuni club di B: Allegri non ne vuol sapere
Al cemtro di un vero e proprio intrigo di mercato nel bel mezzo di un estate che ha visto Cesare Casadei, solo di un anno più grande di lui, trasferirsi al Chelsea per 20 milioni, Tommaso Mancini è stato vicinissimo a diventare un giocatore rossonero. Sfumata la trattativa con Maldini, si stava affaccando anche la Roma sul ragazzo: nulla di fatto, con un vero e proprio blitz la Juve ha chiuso l’operazione per 2 milioni di euro.
Per ora il giocatore è stato aggregato alla Primavera bianconera: stessa sorte che gli sarebbe toccata se avesse accettato l’offerta del Milan. L’affare svanì a causa delle resistenze del papà-agente del ragazzo, che chiedeva un ingaggio – e anche una commissione per se stesso – ritenuti inaccettabili dalla dirigenza meneghina. Ora il futuro di Mancini appare chiaro: ci sono concrete possibilità che il talento possa essere smistato anche nella squadra Under 23 bianconera, che è curiosa di testare il ragazzo su terreni più impervi.
Mezza Serie B su Mancini, Allegri pone il veto
Il percorso disegnato dalla Juve per il potenziale nuovo ‘crack’ del calcio italiano pare impermeabile anche ai sondaggi che, già numerosi, hanno avviato parecchi club di B. Del resto il ragazzo proviene proprio dal Vicenza, club col quale ha collezionato 13 presenze nello scorso campionato cadetto.
Il tecnico bianconero Massimiliano Allegri però, pur avvezzo ai prestiti dei suoi gioielli in cadetteria (Fagioli con la Cremonese è l’esempio più fulgido) stavolta avrebbe messo il veto. Mancini resta. Mancini deve essere testato sia con la Primavera che con l’Under 23. I bianconeri intendono monitorare da vicino, e direttamente, i progressi di un calciatore sul quale molti addetti ai lavori sono disposti a scommettere.
