Berlusconi fa dietrofront: “Champions? Solo una battuta”

Il presidente del Monza Silvio Berlusconi è tornato sulle concitate parole dette subito dopo la finale playoff vinta contro il Pisa

In seguito della grande festa promozione, Silvio Berlusconi è tornato a parlare dell’impresa del suo Monza. L’ex numero uno del Milan ha rilasciato un’intervista a presso ‘Quarta Repubblica’ in cui si è parlato di obiettivi futuri e di calcio in generale.

Berlusconi: "La Champions non è un nostro obiettivo"
Silvio Berlusconi © LaPresse

In primis, Berlusconi è tornato sulle sue dichiarazioni riguardo l’obiettivo Champions League. “L’ho detto ieri sera come battuta, ho detto adesso vinciamo il campionato e poi facciamo la Champions. No, non è nei nostri piani, nel nostro piano c’è comportarci bene nel campionato di serie A restando nelle parti alte della classifica”.

Poi, sul calciomercato:Non credo faremo un grande colpo, abbiamo una squadra che ha soprattutto una tecnica di gioco che io ho suggerito molto efficace”. 

Berlusconi, ecco il suo pensiero sul calcio moderno

Berlusconi sul Monza e sull'obiettivo Champions League
Silvio Berlusconi © LaPresse

Sui calciatori con barba e tatuaggi: “È vero che a me non piacciono i giocatori con la barba e con i tatuaggi… glielo dico… a qualcuno abbiamo fatto un’eccezione perché ha promesso di farlo se andavamo in serie A. Adesso in serie A si deve tagliare la barba”.

Sul calcio italiano: “Per me non c’è un gioco tecnicamente efficace, bisognerebbe che cambiassero il sistema di gioco. Quando il portiere non fa i lanci in avanti nella metà campo dell’avversario e dà la palla al terzino, il quale la dà al mediano e questo la restituisce, due volte su quattro la palla non va nell’altra metà campo perché se ne impossessano gli avversari. Tutto tempo buttato via. Bisogna lanciare sempre in avanti“.

Infine, una battuta tra calcio e politica. Alla domanda del giornalista Nicola Porro: “Si entusiasma più per il nobile sport (il calcio, ndr) che per la politica?” Berlusconi, senza indugio, risponde: “Per il calcio, certamente”.