Dopo la retrocessione in cadetteria, cominciano i piani del Genoa per il grande ritorno in Serie A: non c’è solo il ritorno di Gasperini
Nonostante la retrocessione, c’è una squadra che vuole continuare a sognare in grande in vista della prossima stagione . Ma il Genoa il suo sogno lo sta cullando e si sta provando a materializzare in questi giorni. Non è affatto facile, questa è la premessa. Ma nasce da due ere d’oro piuttosto recenti, quella he va dal 2006 al 2010 e che per certi versi si è ripetuta dal 2013 al 2016.
Parliamo dell’accoppiata Gian Piero Gasperini-Stefano Capozzucca, allenatore e direttore di un Genoa che in quel periodo ha scalato la classifica, prima arrivando in A e poi piazzando anche quinto e sesto.
Obiettivo Serie A: il Genoa sogna anche Capozucca
Ora, però, è giusto trattare tutto questo come un grande sogno, perché allo stato attuale dei fatti, Gasperini – che pure la settimana scorsa si era un po’ sfogato su una certa incontentabilità subentrata nella piazza bergamasca – non dà segnali di interrompere la sua avventura all’Atalanta. E anche Capozzucca pare destinato a continuare il suo lavoro a Cagliari con Agostini in panchina. Certo, in Sardegna tutto si lega alla permanenza in Serie A. Scenari diversi potrebbero condurre inevitabilmente a ribaltoni.
Ora, a Bergamo e a quanto potrà accadere guarda con molta attenzione anche Igor Tudor, la cui avventura a Verona potrebbe essere ai titoli di coda. La personalità forte del tecnico croato potrebbe aver saturato un ambiente in cui Setti, da presidente altrettanto forte, non vuole farsi imporre progetti. Da parte sua Tudor ha tutte le ragioni , dopo la stagione che ha costruito a Verona, per chiedere nettezza nei programmi. 
E Bergamo, dove arriva Tony D’Amico proprio dal club scaligero, sarebbe il posto naturale per Tudor. Ma, sottolineato tre volte, per adesso Gasperini non si muove. A Verona il candidato alla direzione sportiva è Francesco Marroccu. Avanza la candidatura di Ivan Gotti per la panchina, ma non è l’unica.
