Serie B, arriva lo sfogo: “Calendario folle, non è più un campionato”

L’allenatore del club di Serie B si è sfogato sul tema calendario, parlando dei numerosi incontri ravvicinati: “Non è più un campionato”

Non sta attraversando un buon periodo l’Alessandria, che nelle ultime 5 giornate ha raccolto solo 2 punti e che deve guardarsi alle spalle per evitare la retrocessione diretta. Attualmente i ‘grigi’ occupano la sedicesima posizione, che significherebbe playout.

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Tifosi dell’Alessandria al Moccagatta ©LaPresse

Le possibilità di salvezza sono ancora vive e ci sono ancora in palio tanti punti per provare addirittura ad uscire fuori dalla zona pericolosa. Intanto, a Tuttosport, ha parlato l’allenatore Moreno Longo. Il tecnico ha parlato del fitto calendario, fatto di impegni ravvicinati. “È un calendario folle: giocando ogni 48/72 ore non è più un campionato, è un torneo, quasi alla stregua di un Mondiale, in cui può succedere di tutto. Altrimenti non si spiegherebbe come una squadra che dilaga, tre giorni dopo vada sotto di quattro reti”. Insomma, l’allenatore ex Torino polemizza sul numero di partite giocate in poco tempo. “Tutte sono penalizzate – ha detto – non solo l’Alessandria, è una situazione che avvantaggia chi ha budget importanti e rose ampie a disposizione”.

Longo, non solo il calendario: “Tra venti giorni dentro Ariaudo e Barillà”

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Moreno Longo ©LaPresse

Lo stesso Longo ha quindi approfondito anche il tema dell’organico dell’Alessandria, che si è arricchito recentemente con gli arrivi di uomini di esperienza come Lorenzo Ariaudo e Antonino Barillà. “Lo abbiamo dovuto fare perché la nostra era una delle più corte in assoluto. Adesso lavoriamo per portare, in 15/20 giorni, Ariaudo e Barillà nelle condizioni giuste per dare una mano nel rush finale”. Frosinone, Monza e Ternana i prossimi impegni tra il 12 e il 19 marzo prima della pausa Nazionali. Alla ripresa, per Longo e i suoi uomini, la Spal. Sarà necessario, per poter puntare alla salvezza, avere a disposizione l’intero organico, compresi i neo arrivati Ariaudo e Barillà, in un campionato in cui – come sottolinea l’allenatore dell’Alessandria – c’è poco tempo per programmare le sfide, anche quelle delicate.