Presente, futuro e Nazionale | Carnesecchi: “Quando ho visto Bonucci…”

Il portiere della Cremonese Carnesecchi tra presenti, futuro e Nazionale: “Ho visto Bonucci e Chiellini e poi…”

E’ uno dei migliori profili della Serie B e, a 21 anni, uno dei più promettenti portieri italiani, al punto che anche Roberto Mancini ha voluto testarne le potenzialità nello stage della Nazionale Italiana dello scorso gennaio.

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Marco Carnesecchi ©LaPresse

Con la Cremonese sta facendo vedere, ancora una volta, qualità da predestinato Marco Carnesecchi. E’ di proprietà dell’Atalanta, ma il suo futuro è al momento un’incognita. Intanto il classe 2000 ha rilasciato alcune importanti dichiarazioni a cronachedispogliatoio.it che fanno capire quanto sia importante aver scelto ancora Cremona – nonostante le offerte dalla Serie A – per crescere. “Sono restato alla Cremonese per giocare un campionato diverso, dato che sia in questo club che nel Trapani avevo sempre lottato per non retrocedere”, ha detto. Poi ha aggiunto:  “Volevo confrontarmi con me stesso, chiedendomi: ‘Sono davvero pronto per giocare campionati ad alto livello?’ Quando sarà il momento del grande salto, voglio essere pronto”.

Carnesecchi impressionato da Bonucci e Chiellini: “Che alchimia”

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Bonucci ©LaPresse

Sulla chiamata di fine gennaio da parte del ct Mancini: “Mi sentivo come una mosca nello spogliatoio, volevo vedere tutto quello che succedeva. Ero super curioso. Uno spettacolo. Quando vivi certi ambienti, impari anche solo respirando l’aria di chi li compone. Sono stati 3 giorni di ansia pura: se cenavamo alle 20, alle 19 ero già a fissare l’orologio per paura di fare tardi”. L’aneddoto sugli allenamenti: “Il primo giorno mi sono presentato 50 minuti prima: entro in palestra ed… erano già tutti lì! In quel momento ho capito il livello di professionalità e cosa significhi essere un campione”. E ancora sull’Italia: “Vedere da vicino Bonucci e Chiellini è stato unico. Lo vedi che quei due sono fatti per giocare insieme: hanno un’alchimia perfetta, pure fuori dal campo. Mi guardavo intorno e mi chiedevo se avessi sbagliato posto, erano lì con me!”.

Il suo sogno personale resta la Serie A: “Sono curioso di vedere la differenza, già adesso in B quando ho giocato contro Ramírez del Monza e Vázquez del Parma mi sono accorto che fanno un altro sport. Voglio capire cosa significhi averne 20 di quel livello in rosa”.