In esclusiva ai microfoni di SerieBnews.com, Emanuele Giaccherini annuncia il proprio futuro e poi ‘punge’ l’ex tecnico Aglietti 
A Verona da tre anni, Emanuele Giaccherini dirà addio al Chievo, con il quale ha un contratto in scadenza il prossimo 30 giugno. Un addio che si consuma all’indomani calcistico di una stagione vissuta tra alti e bassi per i clivensi: “È stata un’annata strana, nel girone d’andata siamo stati anche secondi, con un ruolino di marcia importante – analizza in esclusiva ai microfoni di SerieBnews.com lo stesso Giaccherini, che poi si sposta sul girone di ritorno – In primavera, abbiamo lasciato per strada tanti punti e abbiamo chiuso ottavi. Questo ci ha reso difficile il cammino nei playoff e col Venezia si è visto”.
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A dire addio al Chievo, però, è stato anche il tecnico Alfredo Aglietti, approdato alla Reggina nel corso delle ultime settimane: “Credo che il mister si aspettasse un progetto molto ambizioso, di ripartire con degli acquisti importanti – continua Giaccherini, che spiega – La società avrà fatto dalla sua altre valutazioni e le parti in gioco hanno poi deciso di salutarsi. Il bilancio di Aglietti col Chievo, però, resta positivo: siamo arrivati prima in semifinale playoff e quest’anno siamo usciti con la vincente (il Venezia ndr). Poi magari, in alcune circostanze della stagione, anche il mister avrebbe potuto gestire meglio la situazione”.
Giaccherini annuncia il proprio futuro, poi ‘punge’ Aglietti
Dal 30 giugno, Giaccherini sarà svincolato e in molti si interrogano ancora sul suo futuro, a 36 anni compiuti: “In questo momento sono rilassato, a casa con la mia famiglia. Credo che il mio futuro, adesso, sia lontano dal calcio giocato – annuncia ai nostri microfoni l’ex Juventus, che ragiona sul ritiro – Non ho ancora deciso se smettere al 100%, ma sono molto vicino. Sono sereno, comunque. Non sono alla ricerca ossessionata di un contratto. So che il Cesena potrebbe essere una società al caso mio, ma devo riflettere su quello che voglio. Se mi andrà ancora di giocare o meno”.
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“Ad oggi, sono più per smettere: le mie esigenze familiari mi portano a pensare meno alla mia carriera. E sono orgoglioso di quello che ho raggiunto. Il calcio mi ha dato tutto, anche se non immaginavo di chiudere così la mia carriera. Poi esistono tante variabili, come alcuni allenatori che non ti fanno giocare. È successo anche a Totti… E quest’anno è successo a me. Purtroppo, Aglietti non ha ritenuto che Giaccherini potesse dare una mano, e ne ha fatto a meno”, chiude l’ex bianconero, pungendo il tecnico toscano per i pochi minuti raccolti in questa stagione (soltanto 303′). 
Verso l’Europeo, Giaccherini: “L’Italia deve crederci! Noi fummo sfortunati con la Germania”
Infine, una parentesi sull’Europeo, competizione dove Giaccherini ha spesso rappresentato l’uomo della provvidenza, soprattutto per la Nazionale del 2016, guidata da Antonio Conte: “Spero che l’Italia faccia bene ed arrivi in fondo, a differenza nostra cinque anni fa. Auguro con tutto il cuore ai ragazzi di crederci e di sognare in grande. La Nazionale non parte favorita, perché ci sono due-tre squadre di livello superiore. Però, poi lo spirito di gruppo e la voglia di rivalsa ti portano a tirar fuori quel qualcosa in più che ti serve per vincere. Mancini sta facendo un lavoro straordinario, ma per alzare il trofeo serve anche l’episodio e un po’ di fortuna: noi contro la Germania uscimmo ai rigori, bastava un rigore parato da Gigi (Buffon ndr) quando eravamo ad oltranza, e saremmo passati noi”.
