Livorno, la coda della classifica ed un’involuzione che potrebbe costar cara

Un’analisi accurata della situazione in casa Livorno: dalla promozione di un anno e mezzo fa all’attuale posizione in classifica nel campionato di Serie B

Un anno e mezzo fa il pareggio del Livorno contro la Carrarese e la promozione nella serie cadetta. Un risultato che ha permesso al club di tornare in Serie B dopo la precedente retrocessione. Tanta la gioia e l’entusiasmo che ha pervaso la città, e numerose anche le aspettative per il futuro, affinché si potesse tornare ad essere protagonisti nel calcio italiano, come negli anni d’oro della società toscana.

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Livorno, le difficoltà al ritorno nella serie cadetta

Nel ritorno in Serie B però il Livorno ha trovato grandi difficoltà ad affermarsi, tanto che nelle prime sette partite sono stati totalizzati solo due punti. Un avvio shock, dove oltre alle sconfitte ci si è messa anche una fase arretrata devastata dalle reti subite, ben 12 in sette match. Un rendimento altalenante, che alla conclusione dell’undicesima giornata, con la sconfitta contro la Cremonese, ha portato all’esonero di Lucarelli. Al suo posto Breda, il quale ha provato a risollevare le sorti del club, mentre dal punto di vista societario la famiglia Spinelli ha rassegnato le dimissioni.

Nonostante le difficoltà, la squadra amaranto è riuscita a portare a casa la salvezza, agevolata anche dalla retrocessione a tavolino del Palermo. La squadra allenata da Breda chiude al quattordicesimo posto in classifica, a meno 1 dal Venezia, e quindi ad una sola lunghezza da quello che sarebbe stato il play out contro la Salernitana. La permanenza nella categoria è anche frutto del lavoro di Diamanti e Giannetti, autori rispettivamente di 10 e 8 gol a testa. Con loro acquisti del calibro di Dainelli e Kozak.

Poi quest’anno una campagna acquisti che ha visto arrivare al Livorno calciatori come Morganella, Viviani, Luca Rizzo, Brignola e Plizzari. D’altro canto sono andati via gli esperti Diamanti e Valiani ed un folto gruppo di giovani. Malgrado ci si aspettasse un’inversione di tendenza, per dare una risposta concreta ai tifosi dopo i vari proclami, il nuovo avvio è stato terrificante per i toscani. Ultimo posto con quattro punti in 8 gare, seconda peggiore difesa dietro alla Juve Stabia e terzo peggior attacco. Al momento resta stabile in panchina Breda, ma non sono esclusi ribaltoni. Un Livorno che continua a deludere e soprattutto, al quale le negligenze di quest’anno potrebbero costar care rispetto allo scorso anno. Obbligatoria è una svolta affinché, dopo il secondo anno in Serie B, non si torni nell’inferno della Serie C.