Serie B, ESCLUSIVO Iachini: “Ecco le favorite. L’Ascoli non mi ha mai cercato. Sul Palermo…”

Giuseppe Iachini in esclusiva a SerieBnews.com. L’esperto allenatore, al momento senza panchina, inquadra il prossimo campionato di Serie B e parla di altri temi, dal ‘suo’ Ascoli al Palermo

Giuseppe Iachini (Getty Images)
Giuseppe Iachini (Getty Images)

Come sarà la prossima stagione cadetta? 

“Sicuramente sarà un torneo combattuto, come sempre del resto”.

Lei ha vinto quattro campionati di Serie B. Vede una griglia delle favorite per la promozione?

“Per esperienza non è facile indicarle. Le squadre retrocesse possono fare leva sul paracadute economico per rinforzare la squadra. Senza togliere nulla alle altre, Empoli, Frosinone e Chievo partono davanti a tutte. Poi ce ne sono diverse che lotteranno per le zone alte della classifica e occhio alle sorprese”.

Tipo?

“Penso alla Cremonese, al Cittadella”.

Lo scorso campionato fu esonerato dall’Empoli, malgrado la squadra fosse in zona salvezza. Come mai?  

“Non lo so. Arrivai che erano penultimi, mi hanno mandato via ed eravamo salvi. Forse si aspettavano qualcosa di più, ma è andata male. Mi è dispiaciuto perché mi sono trovato bene con tutti”.

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Serie B, dagli allenatori campioni del mondo a Ascoli e Palermo: parla Iachini

Quest’anno in Serie B ci sono tre tecnici campioni del mondo nel 2006: Inzaghi al Benevento, Nesta al Frosinone e Oddo al Perugia. Chi secondo te può diventare un top coach?

“Potenzialmente tutti e tre. Sanno lavorare sul campo, ognuno con le proprie caratteristiche. Poi è chiaro che la vita di un allenatore dipende da tanti fattori. Per esempio è fondamentale avere feeling con la società e ovviamente lavorare bene con la squadra”.

Sei nato ad Ascoli e cresciuto come giocatore con i bianconeri, di cui sei stato anche capitano. Perché Iachini non ha mia allenato la squadra della sua città?

“Perché non mi hanno cercato. Non è facile essere profeta in patria”

È un suo sogno?  

“Il mio sogno si è già avverato, quello di aver giocato e lasciato in Serie A l’Ascoli, la squadra di cui ero tifoso da bambino”.

Sei stato tre anni sulla panchina del Palermo nell’era Zamparini, tuo Presidente anche al Venezia. Un pensiero sul club siciliano, cancellato dai professionisti per le note vicende legate alle inadempienze finanziarie e sull’ex patron, radiato dalla FIGC…

“Dispiace tanto per la società, per i tifosi, per quanto accaduto a Zamparini. Ho trascorso anni bellissimi a Palermo, l’ho portato in Serie A e sono rimasto molto legato alla città siciliana. Mi auguro che al più presto ritrovo il percorso giusto per tornare nel massimo campionato”.

Q.G.