Lecce, retroscena Vucinic: in Italia grazie a un ‘falso’ campione del mondo. E quel sogno…

Mirko Vucinic Lecce
Vucinic (Getty Images)
Nel Lecce che sta facendo sognare i tifosi in questa Serie B, resta la nostalgia per quello che è stato forse il giocatore più forte nella storia dei giallorossi: Mirko Vucinic
Pronunci il nome di Mirko Vucinic e la nostalgia comincia a serpeggiare negli appassionati di calcio, di ogni fede. Certo è che i tifosi del Lecce staranno già asciugandosi la proverbiale lacrimuccia, immancabile quando si parla di uno dei calciatori più forti nella storia giallorossa. Il montenegrino ha fatto scuola al ‘Via del Mare, con 6 anni fatti di dribbling e gol meravigliosi, di follie e romanticismo. Vucinic arriva nel 2000, all’alba del nuovo millennio, dal Sutjeska Niksic, con il Lecce che sborsa appena 800milioni di lire. Un affare niente male, visto che 6 anni dopo la Roma verserà circa 20 milioni di euro ai pugliesi. Iniziò tutto in un torneo in Sardegna con le nazionali giovanili, in cui Bruno Contu (non Bruno Conti) segnalò il ragazzo 15enne a Pantaleo Corvino. “Quel giorno Mirko non giocò benissimo, ma Corvino capì al volo che era un ragazzo di talento e decise di portarlo a Lecce”, racconterà l’ex dg del Niksic Andrja Vujovic. E la coppia Corvino-Contu ha salvato molto probabilmente Vucinic da una carriera ferma nel proprio paese, visto che è opinione comune in Montenegro che se non fosse andato via così presto Mirko si sarebbe perso.
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“Non ho mai avuto una rete di osservatori, ho sempre creduto nei rapporti fiduciari, così fu un mio amico, Bruno Contu, a segnalarmi quattro ragazzi del Sutijeska”, dirà poi l’attuale direttore tecnico della Fiorentina. E dopo 10 anni tra Roma, Juventus e Al Jazira, il montenegrino poteva addirittura tornare al ‘Via del Mare’: Lecce è la mia seconda casa, da sempre desidero chiudere la mia carriera da calciatore indossando la maglia giallorossa”. Ma nel 2017, invece, Vucinic ha deciso di ritirarsi a 34 anni, anche per colpa dei continui infortuni. Ma in ogni caso i tifosi del Lecce dovrà ringraziare per sempre Bruno Contu: non sarà Bruno Conti, campione del mondo nell’82, ma i tifosi del Lecce hanno trovato forse quello che è stato il loro campione del mondo personale. Questione di vocali.
F.I.