Ascoli, in 5 chiedono scusa dopo il ko di Lecce: “Che vergogna!”

Ascoli, la squadra ci mette la faccia: le parole del capitano Padella

Emanuele Padella (Getty Images)

Dopo il pesantissimo ko contro il Lecce, i giocatori dell’Ascoli hanno voluto metterci la faccia chiedendo ufficialmente scusa ai tifosi in una conferenza stampa

Il match tra Lecce e Ascoli rimarrà nella storia di questa Serie B. Il 7-0 dei giallorossi ai bianconeri non può non aver lasciato strascichi, soprattutto in un periodo così difficile come quello che sta vivendo la squadra di Vivarini. Il club marchigiano sta precipitando in classifica e la zona playout è lì a un passo. Ma una figuraccia del genere non può essere dimenticata facilmente: cinque giocatori dell’Ascoli quest’oggi hanno deciso di metterci la faccia incontrato i giornalisti in conferenza stampa. A partire dal capitano, Emanuele Padella: “E’ la prima occasione che abbiamo di metterci la faccia come gruppo. Disfatta mai vista, vergogna nazionale che non meritavano nè la Città nè l’Ascoli. Chiediamo scusa a tutti, dai più piccoli ai più grandi e soprattutto ai tifosi che sono venuti per due volte a Lecce. Sabato il Benevento dovrà aspettarsi non undici avversari ma una rosa intera che avrà una reazione d’orgoglio e la voglia di riconquistare quella dignità che a Lecce è stata persa”.

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Ascoli, la squadra difende Vivarini: le parole di Valentini, Brosco, Troiano e Ninkovic

Poi è toccato a Nahuel Valentini parlare a nome dell’Ascoli: “Oltre a chiedere scusa voglio dire che questa squadra non è morta e reagirà, quello che non ti uccide ti fortifica, ma dobbiamo dimostrarlo sul campo e l’unione coi tifosi sappiamo che è la cosa più importante”. Riccardo Brosco, invece, ha difeso il tecnico Vivarini: Tutta la squadra è con il Mister, sabato è stata una parentesi bruttissima, ma siamo con l’allenatore in tutto e per tutto”. Gli fa eco Michele Troiano: “Come si può solo pensare che si perda 7-0 e la dignità a Lecce per fare fuori l’allenatore? Davvero è possibile perdere la dignità per questo? Ci sono due strade da poter percorrere: fare la cosa più semplice ovvero accodarsi a chi ci sta massacrando, anche giustamente, o porsi dalla parte di chi ci vuol dare una mano. Noi abbiamo bisogno di gente che ci dia una mano e lo dico per il bene dell’Ascoli. Penso che l’allenatore una mano l’abbia data a tutti in questa squadra e lo ha fatto dando la possibilità a tutti di giocare; in questo momento ha bisogno del nostro aiuto e sabato giocheremo anche per lui”.

Infine le parole di Nikola Ninkovic: “Sono qui anche io per metterci la faccia, ho giocato quasi tutte le partite e la squadra e i tifosi hanno fiducia in me. La colpa di quello che è successo a Lecce è solo la nostra, non del Mister, dello staff tecnico o dei direttori. Abbiamo sbagliato tutto, io ho sbagliato tutto e mi prendo le colpe davanti ai miei compagni, è stata la vergogna più grande della mia vita. Sappiamo che chiedere scusa non basta e sabato dobbiamo fare punti”.

F.I.