Salernitana, Lotito punge Colantuono e Donnarumma: “Senza carattere, soffrono le pressioni…”

Salernitana, Lotito: “Colantuono? Non tutti hanno il mio carattere, c’è chi soffre le pressioni…”

Lotito (Getty Images)

Claudio Lotito torna a parlare della Salernitana rispondendo alle continue contestazioni dei tifosi. Il patron granata non risparmia frecciatine neanche troppo velate a Colantuono e ad altri ex giocatori

La Salernitana è in un momento difficilissimo. La squadra di Gregucci viene da tre sconfitte consecutive e la zona playoff si è ormai allontana definitivamente. Anche per questo la contestazione dei tifosi granata continua a essere importante, con il presidente Lotito sempre nel mirino. Lo stesso patron di Lazio e Salernitana è tornato a parlare ai microfoni di Telecolore: “Un presidente può investire, ma sono i calciatori ad andare in campo. Avevamo preso il miglior portiere della B, calciatori come Anderson e Di Gennaro, uno come Jallow sul quale abbiamo speso tanti soldi. Ma qualcuno soffre le pressioni, va via a parametro zero e ci rimettiamo. È accaduto con Donnarumma, Vitale e con il precedente allenatore (Stefano Colantuono, ndr). Su Di Gennaro avevamo accontentato Colantuono: lo avevo ceduto ad un altro club ma il tecnico lo ha voluto a Salerno e quindi l’ho tolto da mercato. Il mister ha fatto poi un passo indietro. È partito con entusiasmo, poi ha deciso di andare via. Non tutti hanno il mio carattere, io mi faccio scivolare tutto addosso. Altri ne soffrono e prendono altre strade. Qualcuno pensa che io sia masochista”.

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Salernitana, Lotito: “Voglio portare questa squadra in Serie A”

Lotito continua difendendo il proprio lavoro e soprattutto le proprie ambizioni: “Abbiamo investito sulla Salernitana e vogliamo renderla competitiva a 360°, sono venuto a Salerno per vedere lo stato di avanzamento dei lavori al Mary Rosy. Secondo voi spendevamo 5 milioni di euro all’anno e realizzavamo una struttura nuova di zecca con l’unico obiettivo di restare in Serie B? Non mi sembra che in estate si dicesse che avevamo allestito una rosa debole. Tre campionati vinti di fila ci avevano ben abituato, purtroppo ci metteremo più tempo del previsto ma ce la faremo. Vorrei fugare qualsiasi dubbio: possiamo andare tranquillamente in Serie A, a quel punto sarà il sottoscritto a dover fare una scelta pur aspettando il cambio della norma”.

Poi sul futuro del ds Fabiani: “Anche in questo caso ho sentito e letto cose che non corrispondono alla realtà. Se non avessimo avuto fiducia oggi non sarei qui con lui a visionare le strutture. La proprietà non lo ha mai messo in discussione. Gli errori? Tutti ne commettono, solo chi non opera non sbaglia. Ma un padre di famiglia non darà mai le colpe al figlio pubblicamente, è all’interno che dobbiamo analizzare tutto e ripartire ancora più motivati”.