Serie B, da Pucciarelli a Verdi e Hysaj: i talenti consacrati da Sarri

Maurizio Sarri (Getty Images)

Da Verdi a Hysaj e Ranocchia: tutti i nomi che si sono consacrati, in Serie B, sotto la guida di Maurizio Sarri

Una fucina di talenti, la Serie B, che spesso trovano la definitiva consacrazione nel campionato di Serie A. Una cadetteria che ha visto, negli scorsi anni, grande protagonista Maurizio Sarri. L’attuale tecnico del Chelsea, il cui futuro pare in bilico, nel 2013/14 ha completato un’ìmpresa che ha portato i toscani in Serie A. Era un Empoli dal grande talento, un Empoli che avrebbe poi salutato giocatori divenuti di un certo spessore proprio grazie al tecnico napoletano. Elseid Hysaj stupì tutti tutti nella stagione della promozione: dalla Primavera alla prima squadra, con ben 34 presenze ed una rete che attirarono le attenzioni delle big su di lui. Due anni dopo, nel luglio 2015, avrebbe raggiunto Sarri al Napoli.

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Serie B, l’Empoli di Sarri che volò in Serie A: da Tonelli a Verdi e Pucciarelli

Simone Verdi è sempre stato un pupillo dell’ex allenatore partenopeo: 42 presenze e 6 reti e 7 assist nel secondo posto che ha portato l’Empoli in Serie A nel 2013/14. Un feeling particolare con l’allenatore campano che lo ha voluto con sè al Napoli, prima di lasciare la scorsa estate. Proprio Verdi, lontano dal suo mentore, pare essersi smarrito deludendo le aspettative in azzurro. Manuel Pucciarelli si è consacrato, sempre ad Empoli, sotto la guida di Sarri. Una stagione da incorniciare, quella dell’ultima promozione in A e che ha visto Pucciarelli collezionare ben 38 presenze con 6 gol e 3 assist. Andre Ranocchia, prima della definitiva consacrazione al Bari, fu uno dei pupilli, ad Arezzo, proprio di mister Sarri. Il centrale nell’annata 2006/07 collezionò 29 presenze ed il primo gol nel campionato cadetto, contro il Crotone nel maggio 2007. Lorenzo Tonelli è stato un assoluto leader della difesa dei toscani: 39 presenze nel 2013/14 con 3 reti e 2 assist. Un pupillo che, come per Hysaj e Verdi, ha seguito il “maestro” nell’avventura napoletana seppur con scarsi risultati a causa dei tanti infortuni.